Nel 1307 Carlo II concesse al figlio Roberto il titolo di duca di Calabria. Il ducato di Calabria forniva ai principi pingue entrate per la loro corte e spesso accadeva che fosse governato solidamente da un viceré. Si divideva già, comunque, in due province: Citra Naethum ed Ultra Naethum, con capitale Cosenza e Reggio Calabria. In entrambe le province si distinguevano terre e città feudali, tra queste Catanzaro, Crotone, Squillace e terre demaniali. La Sila forniva allo Stato mandria di buoi, pecore, cavalli e legnami. Città demaniali erano Reggio Calabria, Cosenza con i suoi casali, Amantea, Tropea. In esse il re era rappresentato da un capitano della rocca e si eleggevano sindaci e magistrati. Sotto l'aspetto politico la Calabria si andava assestando, anche se nel 1313, Reggio accoglieva Federico III di Sicilia, sbarcato in armi e nel 1319 si ribellava ancora al re di Napoli. E' in questi anni e in questo contesto storico che, secondo la tradizione, si formò il primo nucleo del villaggio di Zambrone. Antichi testi narrano che, in tempi remoti sorgeva sul Monte Poro “luogo lieto di pascoli e di seminati”, la città di Aramoni. Forse per dispute con le tribù vicine, o forse per volere del re Roberto d’Angiò, essa fu distrutta intorno al 1310. Si narra che gli aramonesi sfuggiti alla devastazione, si riversassero sulle coste in cerca di rifugio e si stabilirono lungo la fiumara Potàme, in località San Giovannello, oggi nota come località Madama. In quegli anni le coste erano continuamente minacciate dalle incursioni dei pirati, come testimoniano i resti delle torri disseminate lungo il litorale dell’Angitola a Tropea, che avevano il compito di avvisare dell'imminente pericolo. Gli aramonesi furono quindi costretti ad abbandonare ancora una volta le case per cercare dimora sicura verso l'interno collinoso. Qui trovarono riparo e costruirono tre villaggi che, in memoria della loro consanguineità chiamarono con tre nomi inizianti con la medesima lettera Z e cioè: Zambrone, Zaccanopoli, Zungri. Altre fonti, invece, sostengono che il toponimo Zambrone, derivi da Zambros, nome appartenuto ad un'antica e nobile famiglia che avrebbe abitato nei tempi remoti queste terre, dando qui origini ad una laboriosa masseria che nel corso dei secoli si sarebbe ingrandita attraverso i discendenti della stirpe, diventando un vero e proprio punto di riferimento per le zone circostanti. Altre fonti ancora fanno derivare il nome Zambrone dal promontorio su cui sorge, anticamente detto Zam-brone.