Zambrone
ANNA COLLIA E LA PASSIONE VISCERALE PER LA SCUOLA
Pensieri che si affastellano e incrociano la via dei ricordi e degli affetti più cari. Cosa pensa una maestra quando va in pensione? Dipende. Se l’interessata ha dedicato tutta se stessa alla scuola i pensieri sono profondi e intensi. È il caso, questo, di Anna Collia. Il suo primo pensiero sarà corso ai suoi genitori che in epoca lontana hanno profuso sacrifici enormi per mantenere gli studi della loro figlia. Un’epoca in cui alle donne raramente veniva concesso di studiare. Ma questa figlia aveva talento e i genitori ne intuirono la virtù. Un talento che sarà poi speso nel migliore dei modi e una fiducia ripagata appieno. La maestra Anna Collia, infatti, era una predestinata. Una sacerdotessa laica dell’insegnamento. Un ruolo che ha interpretato con passione e serietà, con rigore e coerenza. Un pilastro nella formazione umana, oltre che cognitiva, di molti allievi. Non a caso è riconosciuta, all’unanimità, come parte integrante della contemporanea storia scolastica zambronese. Un riferimento sociale onesto e affidabile, leale e costante. Il suo pensiero sarà poi corso alle prime supplenze ai sacrifici vissuti per conquistare la titolarità della cattedra. E poi ai tanti colleghi incrociati in carriera. Persone dalle quali, da giovane, ha ricevuto consigli, suggerimenti, esempi e altre cui ha messo a disposizione, qualche lustro dopo, con encomiabile generosità la sua esperienza. E infine agli allievi, le sue creature. Perché nella vita di un bambino, la maestra se dotata di tatto e intelligenza, capacità e comprensione diventa, appunto, il suo principale faro. Tra le sue peculiarità: la capacità di relazionarsi con il loro essere, l’armonia creata in classe, la serenità infusa nell’animo dei suoi discenti, l’educazione alla libertà. Gli allievi della maestra Anna Collia riferiscono con orgoglio di essere stati tali. Un dato di per sé eloquente. Proprio per questa ragione, l’altro ieri, i pensieri di tante persone sono stati rivolti a lei. Alla maestra Anna verranno in mente tanti volti, aneddoti e la gioia vissuta nelle tante ore trascorse a scuola. Ci sono fiori naturali che nessuno nota. Rendono le strade, anche le più impervie, più gentili, colorate, affascinanti. Emanano un profumo speciale, quello della speranza e del sapere…
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Il Quotidiano il 13 giugno 2014, p. 23