Zambrone. La docente va in pensione dopo un’esistenza trascorsa dietro la cattedra
L’INSEGNAMENTO DI VITA DELLA MAESTRA ANNA COLLIA
di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - Il vocio degli allievi, i loro sorrisi e la frenesia per il primo giorno di scuola. La soddisfazione mista a fierezza dei genitori. Piccoli paesi e piccole città che rifioriscono dal torpore pigro della stagione estiva. La maturità degli studenti già inseriti nel ciclo scolastico e la preoccupazione dei nuovi. Insomma, quello della scuola è davvero un mondo! Ricco di umanità, relazioni, incertezze, gioie. Non è casuale che nel corso del tempo i maggiori progressi sociali, scientifici e tecnologici siano avvenuti proprio in concomitanza con la crescita del sistema scolastico (e viceversa). Ma qualcuno mancherà all’appello d’inizio anno scolastico: gli insegnanti che sono andati in pensione il 31 agosto. Figure prestigiose che hanno inciso sul processo di apprendimento e sulle conoscenze dei loro allievi per sempre. Costanti punti di riferimento sia nella scalata per la conquista di quelle nozioni scolastiche che fanno parte del proprio patrimonio cognitivo, sia riferimento di vita per la loro sapiente umanità. Una di queste maestre è Anna Collia. Per la comunità di Zambrone la personificazione di un’istituzione: la scuola. La sua vicenda è emblematica dei passi compiuti nella modernità dalle donne dei centri periferici, nella direzione dell’emancipazione da molti pregiudizi e verso un percorso di sintesi fra libertà e responsabilità. La sua è stata una vita dedicata agli scolari. Ben quarantasei gli anni di servizio dedicati all’insegnamento nella scuola elementare. Quali e quanti ricordi avranno oggi attraversato la mente e il cuore di questa docente? Pensieri lontani che affondano le radici in un’epoca travagliata, vissuta dalla maestra Collia con coraggio, anticonformismo e tenacia. Ma anche ricordi recenti, collegati ad episodi e ai volti dei suoi allievi, per i quali ha dedicato la sua stessa vita. Un’emozione che le lacrime non potranno lenire. Frammenti di immagini e pensieri irradiati da un affetto tutto femminile: solido e totalizzante. Rimane granitica la consapevolezza di avere operato con equilibrata misura, rigore scientifico, senso della solidarietà e dell’uguaglianza e con un uso probo del giudizio. Un’insegnante che ha saputo farsi apprezzare anche per il suo carattere: burbero ma sincero, diretto e leale, energico e vitale. I fortunati genitori dei suoi alunni raccoglieranno nel tempo i frutti di tanto impegno. La comunità rimarrà sempre in credito nei suoi confronti. Anna Collia, infatti, ha seminato nelle aree sconfinate del sapere e dell’infanzia, con la pazienza di una contadina e l’acume di una ricercatrice. Ricchezza e nobiltà del “vecchio mondo”, quanto mai utili al nuovo mondo.
Pubblicato su Il Quotidiano il 16/9/2014, p. 25