Zambrone Docente in pensione
IL SALUTO DEI RAGAZZI DELLA ELEMENTARE ALLA MAESTRA ANNA
di Giusy D’Angelo
ZAMBRONE – Hanno voluto festeggiare la fine dell’anno scolastico e il passaggio alla scuola secondaria, gli alunni della V elementare della scuola di Zambrone. Cessate le lezioni in tarda mattinata, nel pomeriggio è stata allestita una piccola festa che ha avuto come protagonisti gli alunni, dieci ragazzetti legati da un “patto d’amicizia” sincero e solare e le loro insegnanti, tra cui Anna Collia, giunta dopo 46 anni di onorato servizio alla fine della sua carriera.L’emozione, sentimento che ha contagiato proprio tutti i presenti. Mai, assicurano i partecipanti, registrata nella scuola una commozione di tale portata. Al termine del loro ciclo scolastico gli allievi della classe quinta, scuola primaria, attraverso una libera interpretazione, sapientemente coordinata dalla maestra Anna Collia, hanno ricordato i momenti salienti del loro primo lustro scolastico. Poesie, filastrocche, aneddoti, ricordi. A coronare questo percorso un filmino audio-visivo il cui montaggio è stato affidato a Mariella Epifanio, nel quale sono state proiettate le immagini salienti di tale periodo. Impossibile trattenere le lacrime, per tutti. Un’ondata travolgente di commozione ha messo a nudo il cuore degli astanti, segnato da una profondità di sentimenti più unica che rara. Non sono mancati i vari discorsi. La prima è stata proprio la maestra Collia che ha ripercorso le vicende salienti collegate alla sua esperienza lavorativa. Ricordati, dall’insegnante, sia il sindaco Pasquale Landro, venuto a mancare qualche settimana addietro, che tutte le persone scomparse durante il suo percorso professionale nella scuola zambronese. A seguire, Antonietta Carrozzo, maestra presso la medesima scuola, Maria Russo in rappresentanza dei genitori, Vincenzo Collia (capogruppo dello schieramento consiliare “Continuità democratica”) in rappresentanza del commissario Sergio Raimondo, Quintina Vecchio (in qualità di consigliere comunale), Domenica Grillo e Corrado L’Andolina nella veste di genitori di due allieve della classe quinta. Una cerimonia spartana per le modalità espressive ma decisamente ricca per l’elevato profilo umano. Una sorta di miracolo laico generato dalla magia dell’infanzia, dal ruolo dell’insegnamento interpretato come missione e dell’eterno sentimento d’amore verso le persone unite fra loro da un vincolo di solidale fratellanza.
Pubblicato su Il Quotidiano della Calabria il 14/6/2014