LA FAMIGLIA AL CENTRO DELLE LITURGIE RELIGIOSE
BRIATICO La festa della Sacra Famiglia, già celebrata localmente nel XVII secolo, venne definitivamente istituita nel 1921, durante il magistero pontificio di Benedetto XV, in un periodo molto delicato per la storia della Chiesa. Per la prima volta, infatti, essa dovette scontrarsi con l’avvento incontrovertibile della modernità e la fine degli antichi equilibri e, di conseguenza, ridefinire il proprio ruolo di guida e ispiratrice di valori universali. La famiglia divenne il centro nevralgico nella predicazione evangelica e con il Concilio Vaticano II, nella seconda metà del secolo, essa assunse definitivamente il ruolo di “Chiesa domestica”, cioè luogo nel quale sperimentare, su scala ridotta «l’annuncio, la testimonianza e la celebrazione della parola di Dio», compiti fino a quel momento esclusivi della Chiesa. Quello teologico non è, però, l’unico terreno su cui confrontarsi parlando di famiglia. Lo sa bene don Giuseppe Vitaliano che, a San Costantino di Briatico, nel corso delle liturgie religiose in onore della Sacra Famiglia (che si festeggia la domenica successiva al santo Natale) e in quelle natalizie ha voluto offrire ai suoi parrocchiani spunti di riflessione. Don Vitaliano, in tali occasioni ha sottolineato, a più riprese, l’importanza del nucleo familiare come luogo nel quale sperimentare valori universalmente condivisibili: l’amore, la collaborazione, la comprensione e la tolleranza, spendibili non solo fra le mura domestiche, ma anche e soprattutto nei confronti dell’altro. La centralità del Bambino, in particolare, che santifica l’unione fra Maria e Giuseppe poiché li impegna non solo nell’amore reciproco ma anche nella cura e nell’adorazione della divinità fattasi uomo, applicata alla dimensione sociale si fa portatrice di un messaggio di tolleranza e condivisione, di un amore non esclusivo e non selettivo, non limitato al rapporto fra i coniugi, ma aperto alla cura dell’altro, all’«attenzione -ha sottolineato don Giuseppe Vitaliano- e al rispetto incondizionato verso i membri più deboli». Quello della guida spirituale dei sancostantinesi è un intervento che richiama fortemente e intensamente i valori della famiglia cristiana, ma che li attualizza e li rende più vicini alle necessità e alle storie della gente.
Eleonora Lorenzo
Pubblicato su Calabria Ora l’11 gennaio 2010 p. 19