la scomparsa
ZAMBRONE, ADDIO A LORENZO MANGIOLA
ZAMBRONE La notizia della prematura scomparsa di Lorenzo Mangiola è giunta come un fulmine a ciel sereno, si è subito diffusa destando, fra le comunità di Zaccanopoli, Zambrone e Zungri, dolorosa sorpresa e costernazione . Le circostanze della sua morte hanno lasciato un forte senso di amarezza, per le modalità e il luogo del decesso, avvenuto in Spagna, dove si trovava in vacanza con la famiglia, a causa (probabilmente) di un infarto. Il medico di base era molto conosciuto presso le comunità in cui operava per la sua elevata professionalità e per la sua dirittura morale. Sempre gentile, composto, affabile intendeva la sua professione medica come una vera e propria missione. Spesso era solito intrattenersi sul luogo lavorativo ben oltre l’orario canonico per offrire assistenza morale e materiale ai suoi pazienti. Lorenzo Mangiola per lunghi anni ha partecipato anche alla vita politica e culturale del piccolo centro tirrenico. Si era schierato in prima persona in alcune competizioni elettorali amministrative e aveva sostenuto varie iniziative di promozione del territorio. Negli ultimi anni si era anche speso a fianco dei soci del Centro studi Aramoni partecipando, attivamente, alle iniziative del sodalizio zambronese. In passato aveva anche profuso il suo impegno politico nelle file della Democrazia cristiana, del Movimento meridionale e, nell’ultimo periodo, in quelle dell’Idv. Aveva anche partecipato all’organizzazione della squadra di calcio zungrese e si era adoperato (sempre a Zungri) per la costituzione dell’associazione “Elisa Arena, vittime della strada”. In paese la sua dipartita ha suscitato un’onda emotiva assai intensa. Tutti ricordano il garbo, la signorilità e la discrezione di uomo che aveva fatto della riservatezza e della solidarietà la sua bandiera. Sposato con Gioia Bova (anche lei medico) e padre di due giovani figli, Fortunato e Maria Delia, verrà ricordato anche per la sua capacità relazionale, nella quale predominavano accuratezza ed equilibrio, rigore e capacità introspettiva. Si distingueva per il suo modo di porsi come interlocutore ricco di intelligenza pratica e di spirito di iniziativa. Nella sua incessante analisi circa la società, i suoi costumi, gli orientamenti economici, si poneva con spirito critico, costruttivo e razionale. L’approfondimento sui temi culturali storici e d’attualità non lasciava spazio alcuno alla superficialità. Sapeva ascoltare e dialogare, con tutti. Il commiato di Lorenzo Mangiola costituisce, dunque, una perdita incolmabile per la sua famiglia, ma anche un vuoto immenso per tutte le comunità che in tanti anni di lavoro hanno avuto la possibilità di apprezzare il suo encomiabile senso di laboriosità congiunto ad un’umanità d’altri tempi.
Corrado L’Andolina