UN DIETRO LE QUINTE CON SILVIA MEZZANOTTE
La cantante bolognese si racconta dopo aver conquistato il pubblico di Zambrone *
In occasione dei festeggiamenti in onore di San Carlo Borromeo, la comunità di Zambrone è stata deliziata dalla voce travolgente e sensuale di Silvia Mezzanotte L’artista ha iniziato la sua attività sin da quando era ragazza. Il momento di maggiore notorietà le è stato dato dalla sua lunga collaborazione con i Matia Bazar, con i quali ha vinto il festival di Sanremo nel 2002. Le sue suggestive melodie hanno incantato un pubblico che nonostante la rigida temperatura è rimasto imperterrito fino alla fine ad ascoltarne il vasto repertorio. L’impatto con l’artista è stato positivo e ciò grazie alla sua semplicità e spontaneità, unita alla naturale socievolezza tipica dei bolognesi, che tanto ricorda quella calabrese.
A quale età inizia la tua attività di cantante?
Ho incominciato a cantare, come corista, all’età di sedici anni. Nel 2000 con l’ingresso nei Matia Bazar ho iniziato la mia attività concertistica.
Quante ore dedichi all’esercizio vocale?
Se sono in tour sono sufficienti i concerti. Altrimenti, due o tre volte alla settimana per due o tre ore.
Cosa hai avuto e cosa hai dato ai Matia Bazar?
Ho avuto e dato le stesse cose: impegno, lavoro, professionalità. Insieme ai Matia Bazar ho scritto pagine di musica indelebili. Insomma, una bella sinergia.
La tua voce ha fatto sognare tanti giovani, cosa pensi quando guardi indietro?
Non ho rimpianti, sono serena e guardo avanti. Sono figlia di ciò che ho prodotto…
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Innanzi tutto, spero di continuare a “fare sognare tanti giovani”. Un nuovo cd avrà la luce nel 2007. Ma per il futuro mi piacerebbe anche parlare un po’ di più dell’universo femminile.
E cosa vedi nel futuro della musica italiana?
Penso che troveranno sempre più spazio i cantautori
Corrado L’Andolina