INTERVISTA A SILVIA MEZZANOTTE *
La festa patronale coniuga tradizione e modernità. Forse è questo il segreto del suo profondo radicamento sociale. La cronaca racconta, semplicemente, una bella edizione dell’evento organizzato a Zambrone in onore di San Carlo Borromeo lo scorso quattro novembre. Il comitato organizzatore composto dai signori: Giuseppe Barbieri, Carlo Carrozzo, Carlo Cognetto, Carlo Grillo, Filippo De Vita e Filippo Russo, si è profuso con grande impegno nell’organizzazione di un evento affascinante e ricco di suggestioni. Il momento clou, relativamente al programma civile è rappresentato dal concerto di Silvia Mezzanotte. L’artista bolognese con la sua voce fresca, potente, nitida e ammaliante ha deliziato le orecchie dei presenti. Un concerto che rimarrà vivo nella memoria degli zambronesi per molto tempo. L’incontro con la cantante è stato felice e ricco di sorprese. Silvia Mezzanotte ha confermato di essere, prima ancora che una grande interprete della musica italiana, anche un’artista di straordinario spessore umano.
Hai collaborato in qualità di corista con illustri cantautori: Mia Martini, Francesco De Gregori, Andrea Boccelli, Laura Pausini, etc. Cosa hai imparato da loro?
Professionalità, convivenza e spirito di gruppo.
Tu ami la tua Bologna fino al midollo. Ai tanti giovani di Zambrone che studiano presso l’università di Bologna, cosa vuoi dire?
Di vivere fino in fondo la loro esperienza. Bologna non è una città scevra di problematiche, ma resta una realtà aperta alla cultura e a dimensione d’uomo.
Trascorri molto tempo ad ascoltare musica?
Sì, ma solo quando non sono in tournee. Ascolto per molto tempo la radio, anche per capire gusti e tendenze del pubblico.
Quale genere musicale ami di più?
Amo la musica dei cantautori. I classici di Dalla o di Baglioni, ad esempio. Dei cantautori più giovani mi piace Mario Venuti.
Hai un modello di riferimento?
Annie Lennox, un’artista dotata di straordinaria personalità che ha realizzato una sintesi mirabile tra lo spettacolo e i contenuti. Secondo un clichè consolidato, i cantautori sono seriosi e a tratti, anche musicalmente, noiosi. Annie Lennox, infrange questa regola e i risultati sono di eccezionale valenza musicale e culturale.
Hai un sogno nel cassetto?
Tanti, molti dei quali legati alla mia professione, ma non perdo mai di vista la realtà.
L’artista dispensa il suo accattivante sorriso, stringe calorosamente la mano e si congeda. Va ad incontrare i suoi fans. Confessa, con candore disarmante, che la sua dieta le impone di assaggiare solo una piccola porzione dei cannoli che quest’ultimi hanno portato dalla Sicilia. Il piglio, deciso, si accompagna alla sua gentilezza e cortesia. Silvia Mezzanotte si lancia verso un nuovo concerto, sa essere poetica e la forza calamitante della sua voce, anche in una gelida serata di novembre, riesce a scaldare i cuori dei presenti.
Alessandra Pepé
· Pubblicata su Cronache Aramonesi, gennaio 2007, anno III, n. 1