Annunziata Antonia Mazzeo (conosciuta dagli amici con il nome di Tina) era nata a Zambrone il 12 giugno 1958. Dopo un’infanzia trascorsa tra Zambrone e il Nord Italia, a soli diciassette anni, inizia, a Bussana Vecchia (IM) le prime esperienze pittoriche. Si trasferisce a Zambrone, definitivamente, nel 1990, con la nascita della sua figlioletta, Marzia. Trascorre la sua gioventù raminga, in molte regioni d’Italia e d’Europa. Nel 1990 si ammala di artrite reumatoide, malattia che progressivamente si aggraverà fino a causarle la paralisi degli arti inferiori.Ha convissuto con la sedia a rotelle sin dal 1998. Con la malattia s’intensifica il suo amore per l'arte.La pittura diventa, allora, una ragione di vita. Lo stile di Tina è quello tipico dell’espressionismo.Il colore, espressione della sua soggettività, denota un grande coraggio e una grande forza d’animo.I quadri di Tina “tinte pure”, come ama definirle, sono particolarmente significativi anche sotto l’aspetto tecnico, in quanto, gli stessi, sono realizzati con due o tre colori. Il linguaggio insito nelle opere dell’artista, a tratti esasperato, indica un'intima esigenza di comunicare i propri sentimenti, ricchi di energia e di passione. Ha partecipato a numerose mostre ed eventi culturali, fra cui:-I Rassegna di Arte e Cultura, curata dall’associazione “Anziani R. Le Ruffa” di Tropea, 8-9 settembre 2000; -II concorso di Arti Figurative, curato dall’associazione “Diogene Anita Sham Kambli", Collegno, 31 marzo 2001;-Mostra d’arte sul tema “Energia Vorticante” curata dall’assessorato alla Cultura del Comune di San Mauro (TO); 13-20 settembre 2002. -Mostra d’arte realizzata nell’ambito della “Galleria d’arti… e mille sapori” organizzata dal 2003 al 2008 nell’ambito del Tamburello festival.
Tina si é spenta nel suo paese natale il 2 dicembre 2010
Tina Mazzeo ci ha lasciati. Il nostro cuore è ferito e rattristato e ci sentiamo più soli. Ne ricordiamo la forza d’animo con cui ha sopportato la sofferenza, la personalità forte e sensibile della produzione artistica e il coraggio con cui ha perseguito le sue convinzioni ideali. Amava la cultura e la giustizia. Ci mancherà. Con affetto e solidale partecipazione esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia e a quanti le vollero bene.
I soci del Centro studi umanistici e scientifici Aramoni, 2 dicembre 2010