Zaccanopoli. Caparra: «Uno spazio da dedicare alla cultura»
IL PRIMO CITTADINO INAUGURA IL CENTRO POLIFUNZIONALE
di Corrado L’Andolina
ZACCANOPOLI - Lo scorso sabato è stato inaugurato il Centro di cultura polivalente denominato “Provando e riprovando”. Il Centro sarà funzionale all’ospitalità di attività culturali, sportive e ricreative. Esso è dotato di diversi ambienti, fra cui una sala congressi e una biblioteca e, in adiacenza ad esso è stato realizzato un campo di calcetto. Ad assistere alla cerimonia d’inaugurazione c’era la quasi totalità della popolazione locale. Molte, anche le persone giunte da ogni parte della provincia. Folta, la schiera delle autorità. Visibilmente emozionato il sindaco Pasquale Caparra che si è prodigato generosamente nel fare gli onori di casa. Il primo cittadino ha poi aperto gli interventi. Il sindaco, in merito, ha relazionato dettagliatamente su ogni aspetto pertinente a tale realizzazione. A tale proposito va ricordato che la struttura era già stata realizzata negli anni Settanta, ma poi era stata oggetto di degrado. L’operazione di recupero è stata perseguita per anni dal sindaco che ha amministrato il paese nell’ultimo lustro. Un percorso condiviso insieme alla precedente compagine di governo locale. «L’idea di recuperalo a nuovo uso -ha spiegato Pasquale Caparra- si è fatta strada in seguito all’ottenimento di una serie di finanziamenti regionali e statali, che ci hanno consentito anche di pensare all’introduzione di una nuova destinazione, adibendolo ad una differente funzione di cui il Comune e la Comunità erano sprovvisti. Era, pertanto, necessario rimediare a tale carenza, con la creazione di uno spazio pubblico da destinare alla cultura, alle attività ricreative integrate ed a locali adibiti e attrezzati ad area digitale e di servizio comunicazione, aperta alla cittadinanza e soprattutto ai giovani e agli studenti». A seguire le note tecniche esplicative dell’ingegnere Francesco Contartese che ne ha seguito il recupero. È toccato poi al consigliere regionale Giuseppe Mangialavori il quale nel suo intervento ha sottolineato come «Zaccanopoli si arricchisce oggi di una struttura che testimonia la capacità di un bravo sindaco, Pasquale Caparra, della compagine che lo ha sostenuto e che può puntare verso altri traguardi con rinnovata passione. Questo Comune, benché di piccole dimensioni abitative, esprime intelligenze e vitalità che lasciano bene sperare per il futuro». Presenza eccezionale, quella del vescovo di Mileto, Luigi Renzo che ha articolato una riflessione coerente, razionale e profonda. «Da circa mezzo secolo -ha chiosato il presule- il senso identitario e di appartenenza si è affievolito. Ed allora ben vengano iniziative come questa che puntano a creare cultura e cioè un percorso condiviso di crescita umana. E laddove c’è un processo di valorizzazione delle risorse umane -ha concluso il vescovo- si può sviluppare il senso religioso di una comunità». Da annotare le dediche dei vari ambienti. La sala conferenze è stata dedicata alla memoria dei cittadini zaccanopolesi combattenti e resistenti della Prima e Seconda guerra mondiale. La Biblioteca è stata intestata alla memoria dell’insigne studioso e latinista Giuseppe Comerci, anch’egli cittadino di Zaccanopoli per essersi distinto in campo accademico. Ai maestri Raffaele Ventura e Roberto Cimino, entrambi direttori e concertatori bandistici, è stata dedicata la sala musica. Il campetto comunale polivalente è stato dedicato a due giovani scomparsi prematuramente: il caporale maggiore scelto Giuseppe Scordamaglia ed il soldato Fortunato Mazzitelli. Tante le autorità presenti, fra cui: l’ex parroco di Zaccanopoli, don Francesco Sicari; il sindaco di Filadelfia Maurizio De Nisi; il sindaco di San Calogero, Nicola Brosio; Francesco Saragò della segreteria regionale di Legambiente; Dario Randazzo ex comandante presso la stazione dei carabinieri di Zungri.
Pubblicato su Il Quotidiano il 3 agosto 2015, p. 15