IL CENTRO ALIMENTI LA SPERANZA DI UNA COMUNITÀ VITALE
Sono sempre stato curioso di conoscere il modo di operare delle comunità e l’evoluzione dei territori. Perché credo che chiunque si occupi di politica debba prima di tutto capire. E mentre percorrevo la strada per giungere a Zaccanopoli ho ammirato, con particolare attenzione, il verde lussureggiante delle campagne e il cielo azzurro; la cornice ideale in cui far vivere una comunità. Gli Aramonesi… sapevano bene ciò che stavano per realizzare, allorquando, nel quattordicesimo secolo, decisero di creare o potenziare la piccola-grande famiglia di Zaccanopoli.
Di Zaccanopoli ammiro il suo centro, che è uno dei migliori della provincia. La saggezza dei suoi abitanti lo ha preservato nelle sue originarie fattezze.
In questo centro, è stato realizzato un importante progetto, l’Albergo diffuso, finanziato dalla precedente amministrazione regionale mediante i Pisl. Credo sia il primo che si realizza su scala provinciale. L’idea è partita da una vostra concittadina, Rosanna Mazzeo, amministratrice e donna intelligente, colta, discreta e sensibile.
Ho ammirato la struttura inaugurata sabato scorso. Non posso che formulare i miei più vivi complimenti al sindaco, Pasquale Caparra e a tutta la sua compagine di governo locale (attuale e della precedente esperienza) per questo prestigioso risultato. Reperire finanziamenti e poi canalizzarli nella giusta direzione è indice di straordinarie capacità. Ma c’è anche altro. C’è amore e dedizione per il territorio. E ancora: c’è la speranza, intesa non come sentimento individuale, bensì come atteggiamento verso la vita, specie verso quella relazionale. Un atteggiamento combattivo che si traduce in risultati utili per tutti quanti.
Il Centro polifunzionale, pertanto, può rappresentare un momento d’incontro, un’opportunità di crescita. Insomma, un punto di riferimento per i ragazzi, i giovani, gli anziani. Un punto sul quale costruire una nuova progettualità culturale, intesa nel senso più alto e nobile del termine.
Da queste parti è passato San Francesco di Paola. Il Centro, allora divenga un momento di accrescimento spirituale.
Pochi mesi fa è scomparso un uomo stimatissimo: Domenico Mazzitelli (il partigiano “Rosina”). Il Centro diventi, allora, un momento di confronto dialettico.
In questo paese si coltiva l’arte della musica e la storica presenza del “Complesso bandistico San Francesco” ne è la conferma. Il Centro sia l’occasione per coltivare tutto ciò che rende lo spirito nobile e puro.
Questo paese ha conquistato la sua autonomia nel secolo passato. Il Centro, divenga allora un momento di crescita identitaria.
Avanti… la strada imboccata è quella giusta! Il futuro sia costellato di ogni bene per Zaccanopoli e per la sua gente. Il Centro inaugurato sabato vi contribuisca significativamente.
Corrado L’Andolina