La
vita di S. Marina (quella del 18 giugno) ha alcune caratteristiche non riscontrabili
con altri santi. Per prima cosa la narrazione e la ricerca si confonde in alcuni
tratti con ben tre omonime: S. Marina dAntiochia martire (20 luglio),
S. Marina di Orense (18 luglio) e la beata Marina di Spoleto che si festeggia
lo stesso giorno 18 giugno.
Per secondo aspetto, lo studio di S. Marina ha appassionato in ogni tempo gli
agiografi, cosicché si è creata una massa di documenti
recensioni di ben dieci lingue orientali ed occidentali, convergenti e divergenti
nel racconto e nella ricerca storica che fra laltro ne asserisce lesistenza.
I vari Stati in cui si diffuse il culto presero a localizzare la vita della
santa nel proprio territorio per cui abbiamo che la sua origine è stata
in Egitto, Tracia, Bitinia, Sicilia e Libano. Sembra che il Libano sia la versione
più accreditata, e che sia avvenuta nel corso del V secolo.
Per quanto riguarda il racconto della vita, esso ha delle attinenze con alcune
sante che si sono trovate più o meno, nella stessa situazione, Apollinaria,
Atanasia, Anastasia, Eufrosina, Eugenia, Teodora.
Si potrebbe quasi ricavare un film o unopera teatrale dalla storia di
S. Marina: Amava a tal punto il padre che quando questi rimasto vedovo, volle
ritirarsi in convento, pur di non lasciarlo, si vestì da uomo e cambiò
il nome in Marino, giustificò i suoi tratti femminili, facendosi passare
per un eunuco. Dopo la morte del padre lei continuò nella finzione e
condusse vita monastica regolare. Un giorno accompagnò un gruppo di monaci
in un luogo lontano e quindi dovettero trascorrere la notte in una locanda,
ma il caso volle che la figlia del locandiere si lasciasse sedurre da un soldato,
proprio quella notte e accortasi dessere rimasta incinta incolpasse proprio
lui Marino (Marina) del fatto. Il locandiere protestò presso legumeno
del convento: Marina non cercò di discolparsi, fu cacciata dal monastero
e dopo la nascita, le fu affidato il bambino che riuscì ad allevare con
mezzi di fortuna. Rimase comunque sempre nei dintorni del convento piangendo
e pentendosi di una colpa non sua.
Legumeno colpito da tanto pentimento dopo tre anni lammise di nuovo
nel convento, dove ella fu, come per il passato, esempio di osservanza monastica.
Poco tempo dopo Marina Marino morì e al momento di vestirlo con
i panni funebri, i monaci stupefatti si accorsero del suo reale sesso e compresero
così di quale diffamazione fosse stata vittima e come lei lavesse
accettata con la più grande rassegnazione.
Le varie chiese orientali la commemorano in vari e diversi giorni dei loro calendari;
il Martirologio Romano la pone al 18 giugno ed è in questa data che a
Parigi da secoli si venera S. Marina - Marino.
Lorigine del nome viene dal latino Marinus uomo del mare ma
è anche vero che lorigine può essere Marius (Mario). Molto
diffuso in Italia e Francia, un diminutivo di Marina molto usato è Marinella.