SAN GIOVANNI RIVIVE IL CULTO DEL SUO SANTO
Per volere del parroco Pasquale Sposaro il simulacro sosterrà nelle case dei fedeli
ZAMBRONE San Giovanni si riappropria del suo culto. Nella piccola frazione zambronese, la patrona è da molti secoli santa Marina. La devozione popolare, oltre a quelle di rito, si estende anche ad altri culti, fra cui: Beata Vergine Maria del Carmelo, Madonna di Romania, l’Immacolata Concezione e San Nicola. Lo scorso 24 giugno, il nucleo cristiano sangiovannese ha riservato una santa messa e conseguente processione anche San Giovanni Battista. Era da molti anni che la ritualità religiosa non veniva vissuta con un solenne appuntamento spirituale. Il merito di tale “riscoperta” appartiene all’energica guida spirituale dei sangiovannesi, don Pasquale Sposaro e ai fedeli del posto. La prima domanda che sorge spontanea è la seguente: è il culto di San Giovanni Battista ad avere dato il nome alla frazione zambronese? Difficile dare una risposta certa ed esauriente. Puntuale, al riguardo, la riflessione di don Pasquale Sposaro: «Per stabilire l’origine della devozione religiosa si ricorre a fonti interne, di cui la parrocchia, in merito, è sprovvista. In seconda battuta il riferimento è alle fonti esterne. Secondo i dati raccolti preso i fedeli, la risposta all’originario quesito, sembrerebbe (il condizionale, sottolineo, è d’obbligo) essere positiva». In passato sono state avanzate anche ipotesi su un’eventuale influenza Templare nell’area di Zambrone e dintorni. L’ipotesi, per la verità, non ha mai avuto riscontri certi, concordi e assoluti. A sostegno di tale tesi, però, esiste una testimonianza scritta che afferma la presenza di una chiesa dedicata a Santa Maria di Carbonara nel capoluogo sul finire del Seicento; ovvero, la sussistenza di un culto d’ispirazione Templare. Non è casuale, pertanto, che alla funzione religiosa fosse presente una delegazione tropeana dell’Ordine di Malta. Tale sodalizio, infatti, nasce dall’Ordine Ospitaliero di San Giovanni, costituito da Fra Gerardo De Sasso nel 1099 e ufficialmente approvato da papa Pasquale II nel 1113. L’Ordine, dunque, risulta particolarmente devoto a San Giovanni Battista. Originale la decisione di don Pasquale Sposaro, il quale, al termine della messa ha affermato che la statua del santo sosterà, nei prossimi mesi, nelle case dei sangiovannesi. Tre le finalità: fare riscoprire alla comunità le radici e la sua origine cristiana, comunicare, ad essa, un vitale senso di spiritualità e stimolare la preghiera.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 26 giugno 2010, p. 35