POLIANTEA 2009
“L’infiorata di San Giovanni” è stata organizzata per domenica 14 giugno in coincidenza con il Corpus Domini. In concomitanza con la solenne processione, le vie della frazione zambronese sono state adornate da alcune raffigurazioni realizzate con i petali dei fiori raccolti nelle campagne del paese. Protagonisti indiscussi, la fede popolare e le variopinte tonalità cromatiche tipiche dell’area del Poro. La manifestazione religiosa ha avuto una connotazione spiccatamente votiva ed è stata vissuta dai fedeli con eccezionale intensità. L’evento ha registrato importanti picchi di affluenza. Perfetta la regia del titolare della locale parrocchia, don Pasquale Sposaro. Tre le immagini disegnate per le vie del paese e ispirate direttamente dalla guida spirituale di San Giovanni, oltre una quarta, direttamente realizzata da un gruppo di fedeli. Ma qual è l’origine di questa ritualità? Il mito attinge alla antichità ed è legato al cambio di stagione. Le icone disegnate con i petali dei fiori, comunque, sono arcaici simboli che appartengono alla fede cattolica: crocifissi, madonne, angeli. Giovanni Battista Ferrari nella sua divulgazione del 1633 “De Forum Cultura”, riferisce di un’infiorata organizzata per il 29 giugno 1625 in occasione dei festeggiamenti dei santi apostoli Pietro e Paolo. Il gesuita descrive, con dovizia di particolari, i fiori usati. Ad ogni creazione artistica, corrispondeva una simbologia religiosa ben precisa. L’infiorata venne così definitivamente accostata ai festeggiamenti del Corpus Domini nella città laziale di Genzano sul finire del 1700. Non a caso, ancora oggi, l’infiorata di Genzano è una delle più rinomate della Penisola. Da quella prima “Infiorata” sono trascorsi quasi quattro secoli, ma il fascino delle rappresentazioni sacro-floreali è rimasto immutato.
Pubblicato su Cronache Aramonesi, anno V n. 3 giugno 2009