la manifestazione
CONFRONTO SU ANORESSIA E BULIMIA
Zungri, approfondimento sui disturbi alimentari in continua crescita
ZUNGRI Anoressia significa “senza appetito”. In realtà la patologia non coincide con l’inappetenza ma rappresenta qualcosa di ben più grave: repulsione ossessiva nei confronti del cibo, che può condurre alla morte. La bulimia che letteralmente significa “fame da bue”, é una patologia similare e opposta alla prima che si traduce in un’iperalimentazione seguita da vomito autoindotto e cosiddette “condotte di eliminazioni”. Esistono, poi, altre patologie alimentari emergenti con analoghi effetti devastanti: la Binge eating, cioè mangiare fino a scoppiare senza rigettare forzatamente il cibo, la Night eating che consiste nello svuotare di notte il frigorifero e l’ortoressia nervosa che si traduce nell’ossessiva ricerca di cibi genuini e biologici. Tutte queste malattie colpiscono persone di ogni età (ma si manifestano soprattutto nella fase adolescenziale) e ceto sociale con differenze dipendenti dal tipo di patologia sofferta. Per affrontare questi temi, si è svolto ieri, nella sala consiliare del comune un convegno dal titolo: “I disturbi dell’alimentazione. Anoressia e bulimia”. Soggetto organizzatore il Comune di Zungri, assessorato alla Politiche sociali. Presenti all’iniziativa, gli allievi della scuola secondaria di primo grado. Fra i partecipanti il sindaco del piccolo centro sito alle pendici del Poro, Francesco Galati, il quale nel suo iniziale saluto ha innanzitutto rimarcato «il fondamentale contributo organizzativo offerto dall’assessore del ramo, Caterina Gaudioso». Il sindaco ha poi sottolineato come «l’amministrazione rivolga particolare attenzione verso tutto ciò che ruota intorno al mondo giovanile e adolescenziale» ed ha evidenziato come «nel processo di crescita sia fondamentale il ruolo della famiglia». Le problematiche sono state ampiamente sviluppate da un esperto della materia, lo psicologo Massimo Aiello, proveniente da Pernocari di Rombiolo, il quale ha relazionato in merito con puntualità e rigore scientifico, soffermandosi su tutti gli aspetti legati a tali patologie. In particolare, mediante l’ausilio di strumenti visivi, si è soffermato su: fattori di rischio, aree danneggiate, difficoltà scolastiche e lavorative, problematiche psicologiche, sintomi fisici, complicanze mediche, distorsioni cognitive sulla persona, effetti sulla persona, esempi di tecniche terapeutiche. Insomma, un’indagine a trecentosessanta gradi «necessario presupposto -ha affermato Aiello- per attuare, nello specifico, politiche volte alla tutela della salute fisica e mentale del paziente». Le conclusioni sono state affidate alla dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Zungri, Rosa Maria Rizzo che in un’articolata relazione ha posto l’accento sul processo di formazione della personalità che caratterizza l’adolescenza. Rivolgendosi agli alunni presenti ha sottolineato: «La scuola ogni giorno è con voi e vi aiuta senza che voi ve ne accorgiate, perché contribuisce a costruire la vostra personalità in maniera equilibrata». La dirigente ha poi aggiunto: «Nella vita, l’adolescenza é un mare in tempesta, ma nel vostro percorso di crescita, considerate la scuola sempre al vostro fianco». L’iniziativa si è poi chiusa con la proiezione di un’intervista, realizzata tempo addietro da un’emittente televisiva francese, a Isabelle Caro, modella che combatte in prima persona contro l’anoressia.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 29 maggio 2010, p. 36