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Alla marina di Zambrone i problemi sono, e rimarranno, quelli di sempre
Mare inquinato colpa della classe dirigente
Zambrone: 2006 odissea alla marina. Non é il titolo di un film di Kubrik, ma quanto si evince dalle dichiarazioni del sindaco di Zambrone, rilasciate qualche giorno addietro a un quotidiano locale. L'estate in corso reca brutti presagi. L'annoso problema dell'inquinamento, corre il rischio di innescare meccanismi perversi su tutto il litorale, con conseguenze nefande per l'immagine e l'economia di Zambrone. Addirittura, il sindaco ha minacciato di rassegnare le proprie dimissioni nel caso in cui le questioni legate all’attivazione di un nuovo impianto di depurazione a Tropea dovessero avere esito negativo. Il sindaco ha sottolineato la solitudine in cui é costretto ad operare e l'insensibilità delle istituzioni preposte alla tutela ambientale.
A questo punto occorre rispondere a una domanda: come si é giunti a questa situazione? La costruzione di strutture ricettive a partire dagli anni Settanta ha avuto un vero e proprio boom. A tale crescita, però, non ha fatto da contrappeso un serio sviluppo delle strutture e delle infrastrutture che avrebbero dovuto garantire un razionale sviluppo turistico, come si dice in gergo tecnico: “ecosostenibile”. La questione non interessa solo il territorio di Zambrone, ma tutti i comuni di quella che fu ... la Costa degli Dei, che di divino ha mantenuto solo il nome. La crescita abnorme, di tutta la costa é avvenuta in modo caotico e disordinato. Vari imprenditori (e non solo) della Costa degli Dei hanno costruito le loro ricchezze immense, politicanti spregiudicati hanno navigato indisturbati per decenni, in barba a ogni logica democratica. Spesso si sono intrecciate logiche perverse: cemento armato in cambio di voti. Chi ha osato ribellarsi a questa logica ha subito l'ostracismo. Occorre sottolineare, infatti, contrariamente al qualunquismo dominante, che non tutti gli amministratori della costa hanno avuto comportamenti omogenei. Alcuni si sono adeguati alle nuove aggressive logiche legate ad un'edilizia di rapina; altri hanno cercato di arginare i danni, ponendo dei limiti al saccheggio del territorio. Il problema ambientale della marina di Zambrone é grave e, per certi versi, drammatico. Ma é l'esempio più tangibile del fallimento storico di una classe dirigente (e non solo politica) che nell'intera area della Costa degli Dei, non si é dimostrata capace, coraggiosa e lungimirante. E' inutile affermare che l’impianto di depurazione di Zambrone é insufficiente alle reali esigenze ambientali. Molti hanno lanciato lo stesso allarme anni addietro, ma sono rimasti inascoltati. Sembravano dei predicatori nel deserto della solitudine. Se l'impianto di depurazione di Tropea sito in località Argani verrà realizzato, la costa intera ne trarrà beneficio. Ma sarà una soluzione tampone. Fra pochi anni, si scoprirà che anche questo impianto sarà divenuto insufficiente, anche perché, nel frattempo, i villaggi continueranno a svilupparsi vorticosamente. E allora, si é facili profeti nel prevedere un nuovo urlo d'allarme del sindaco di turno di Zambrone. Manca, alla locale classe dirigente, una visione politica e strategica circa la vocazione turistica della fascia costiera in questione. Sul futuro e sulle sorti del territorio, non è emersa alcuna proposta o idea politica. Su questi grandi temi non esiste dibattito. Le forze politiche latitano. Le amministrazioni non si preoccupano coinvolgere le parti sociali (tutte) in un serio dibattito teso alla individuazione degli strumenti più idonei alla difesa del territorio. Se anche questa stagione presenterà gli stessi problemi (magari aggravati) dell'anno scorso, non è solo il sindaco di Zambrone a doversi dimettere dalla sua carica, ma tutti gli amministratori della Costa, per dare un segnale di svolta. La previsione é che qualche “contentino” ci sarà e ciò servirà a placare gli animi “indignati”. La marina di Zambrone, però, non risolverà i suoi problemi e fra un anno assisteremo al solito stucchevole spettacolo fatto di “allarmi e paventate dimissioni”; ma solo paventate, perché in Italia l'unico a dimettersi sul serio é il senatore Cossiga...
Corrado L'Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 30 giugno 2006
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
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