ELEZIONI ZAMBRONE. UN VOTO EQUILIBRATO AGLI SCHIERAMENTI
Bruni e Vallone monopolizzano i consensi
ZAMBRONE Voto zambronese equilibrato. Soltanto dieci voti di differenza a vantaggio delle liste del centro sinistra per Loiero presidente (455 a 445). Solo 90 preferenze per le liste di Callipo. Hanno votato 1066 elettori. Fisiologico il numero di bianche e nulle di 70 schede, che si aggiungono alla cospicua astensione che ha sfiorato il 25 %. Anche qui passa il bipolarismo e scarso spazio è concesso alle liste fuori dai poli. Il raggruppamento più votato è stato “Autonomia e Diritti Loiero Presidente” che ha raggranellato 327 voti. Si comprende la scelta degli zambronesi se si tiene conto che vi figuravano candidati l’ex presidente della Provincia, Bruni (150 preferenze) che mantiene un vasto credito presso gli elettori e Lidio Vallone (140 preferenze), medico di base, che esercita in loco la sua attività professionale. Seguono i Socialisti uniti (complessivamente 174 voti) secondo una consolidata tradizione locale rappresentata nella circostanza dal candidato Pasquale Purita, titolare della locale farmacia, che raggranella 124 voti. Le altre preferenze dei socialisti sono appannaggio di Pasquale Mazzeo. Buona affermazione per Maria Limardo e Alfonsino Grillo, la prima candidata nel Pdl il secondo con “Scopelliti Presidente”, che si fanno strada con circa 30 preferenze a testa. Quel che salta all’occhio con immediatezza è la quasi scomparsa del Pd che non supera i 90 voti impoverendo, di conseguenza, il monte voti a cui avrebbero potuto attingere i suoi candidati, tra i quali, il solo Censore si attesta su 56 preferenze. Ai suoi sostenitori va, pertanto, riconosciuto il merito di non avere cancellato completamento il Pd dal panorama politico zambronese. Non è azzardato, secondo le impressioni raccolte nell’immediatezza dello scrutinio, che nessuno, specialmente tra i sostenitori del centro sinistra, sia davvero soddisfatto. Tutti si aspettavano di più e pochi erano disposti a scommettere su una così ampia affermazione delle liste di centrodestra, peraltro in linea con il trend dell’intera regione. L’amministrazione comunale di centrosinistra, la presenza in lista di Bruni e di Vallone, l’impegno prodotto dai sostenitori, e, soprattutto, un lungo esercizio del potere avrebbero lasciato supporre un risultato assai più favorevole per il centrosinistra. Lo si può cogliere, tale risultato, come un segnale di cambiamento ed una chiara volontà di rinnovamento. I vecchi gruppi di potere locali e provinciali sembrano avere stancato o quanto meno smorzato notevolmente gli entusiasmi del passato nel cuore della gente e soprattutto nella cabina elettorale. Sull’altro versante, tuttavia, al momento, non si intravede la nascita e la formazione di un gruppo dirigente locale che governi e incanali le indicazioni degli elettori. Il lusinghiero risultato del centro destra sembra più il frutto di un voto di opinione se non proprio di un effettivo orientamento politico. Il futuro ci dirà quali saranno gli sbocchi.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 3 aprile 2010, p. 36