«SEMPRE NEI NOSTRI CUORI»
ZAMBRONE RICORDA FERRARO
Corteo in memoria del giovane scomparso pochi giorni fa
ZAMBRONE Una fiaccolata per ricordare Aldo Ferraro, giovane zambronese caduto sul lavoro a Reggio Calabria a soli trentadue anni lo scorso otto febbraio. L’iniziativa, nata spontaneamente da quanti hanno conosciuto e voluto bene al lavoratore scomparso prematuramente, si è svolta lo scorso venerdì nel paesino della costa tirrenica. Il corteo ha preso le mosse dal centro abitato e si è poi snodato lungo la strada comunale Zambrone-Daffinà, per concludersi al cimitero. Commozione partecipata e intensità di sentimenti sono stati i due poli attorno ai quali si è mosso il corteo delle fiaccole. I partecipanti hanno manifestato alla famiglia vicinanza umana e affetto. Il sentimento predominante, dolore a parte, è ancora oggi l’incredulità per una morte tragica e assurda. Presenti all’iniziativa adulti e bambini, giovani e anziani, sia di Zambrone che dei comuni limitrofi. L’evento è stato coordinato dalla guida spirituale zambronese, padre Trifone Labellarte che ha curato ogni particolare con amorevole attenzione. Durante la santa messa che ha preceduto la fiaccolata, il parroco di Zambrone ha sottolineato: «Nemmeno Gesù voleva morire. Ma poi è prevalsa la volontà di Dio. Dopo la via Crucis, però, è giunto il momento della Resurrezione. Aldo vive in un’altra dimensione, quella del Signore. Ora, è necessario che risorga la sua famiglia e la sua comunità». Al termine del rito religioso, un amico d’infanzia, Luigi Ambrosi, ha voluto ricordare il compagno di sempre, rievocando ogni aspetto della breve ma intensa vita di Aldo Ferraro; nella toccante conclusione ha affermato: «Il nostro paese ha il dovere di ricordarti non solo come un qualsiasi bravo cittadino, ma come un simbolo della possibilità di mettere fine alla disgregazione sociale che ci circonda e di creare una comunità compatta, basata su valori sani e di solidarietà. Perché da grande il tuo piccolo Lorenzo riconosca il suo papà nel cuore di questo paese». Il lungo corteo ha effettuato il suo tragitto in religioso silenzio. La circostanza ha reso ancora più intenso il ricordo di tanti episodi legati alla vita dello sfortunato concittadino. Immagini e fatti che hanno attraversato la memoria di ciascuno e portato un raggio di luce in una realtà che da dieci giorni vive la quotidianità nel buio e nello sconforto. E’ la luce dell’amore che vince ogni cosa, anche le tenebre. Il passato dei ricordi si è insinuato nel presente con un’immanenza grata e dolente. Dolente, per il vuoto incolmabile causato dalla scomparsa di Aldo; grata, per la preziosa eredità d’affetti lasciata ai posteri. C’è un aspetto del suo carattere che nessuno potrà mai dimenticare: la sua risata, allegra e contagiosa, simbolo dell’amore verso la vita, sentimento che sconfiggerà la morte e lo farà sentire sempre presente. Nell’antichità si pensava che il fuoco avesse una natura divina. Si riteneva, infatti, che il fuoco fosse stato strappato da Prometeo agli Dei. La fiaccolata di avantieri, dunque, rappresenta il tentativo di reagire alle leggi imposte dal Fato e di sottrarre all’Olimpo la prerogativa della luce eterna; Aldo, come Prometeo, vincerà la sfida…
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 21 febbraio 2010, p. 29