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Pubblicati i risultati del sondaggio realizzato dal centro studi Aramoni
I cittadini e le scelte politiche
A Zambrone il dibattito politico latita, anzi, sembra definitivamente sepolto nelle secche dell’ignavia e dell’indifferenza. A proporre un minimo di discussione politica ci prova, data la sepoltura dei partiti, il centro studi umanistici e scientifici Aramoni. L’associazione è composta prevalentemente da giovani e, numericamente, rappresenta una parte modesta, ma combattiva, della cittadinanza. I soci del centro studi Aramoni, con la creazione del sito www.aramoni.it e, soprattutto, con quella del periodico Cronache Aramonesi, giunto alle soglie del terzo anno di vita, intendono, espressamente, anche fare da pungolo alla locale pubblica amministrazione. Il centro Aramoni non è, naturalmente, un’associazione partitica; vieppiù che essa comprende soggetti appartenenti e provenienti da differenti esperienze. Però un’associazione, per sua natura, non può non definirsi “politica”, nel senso che intende comprendere e positivamente orientare le scelte pubbliche. Nell’ultimo numero di Cronache Aramonesi, le scelte dell’attuale amministrazione, alcune già realizzate, altre soltanto in itinere, sono state garbatamente ma con decisione criticate da un misterioso d’Altavilla, in un articolo recante il titolo: “Opere e operette”. Nel suddetto articolo, tre sono le decisioni sottoposte alla pubblica attenzione: 1) la demolizione del vecchio asilo comunale e la creazione, al suo posto, di uno spazio verde; 2) la realizzazione di una nuova pedana in cemento nella piazza Otto Marzo; 3) lo spostamento del monumento ai caduti. Per dovere di cronaca occorre sottolineare che in realtà soltanto la prima opera è stata effettivamente posta in essere dall’amministrazione, mentre, le altre due, sono state, solo ipotizzate. Ma cosa pensa la popolazione di tutto ciò? Sulla demolizione del vecchio asilo comunale, esistono voci discordanti. Una parte della popolazione si è pronunciata positivamente, un’altra, invece è di segno opposto. Le motivazioni di quanti si sono pronunciati a favore, vanno ricercate nel fatto che la riqualificazione del centro abitato passa anche per la demolizione di opere vetuste e obsolete. Le ragioni degli altri, invece, nella sostanziale inutilità dell’opera e nell’abbattimento di quello che era l’edificio più antico di Zambrone. Un giovane ha dichiarato: “Ma come, non si riesce a tenere la diligente manutenzione di piazza Otto Marzo e ne viene costruita un’altra?”; un altro, invece, si è soffermato sulla situazione attuale in cui versa il paese: “E chi dovrebbe frequentare il nuovo spazio verde? Ma non si accorge nessuno che a parte la festa di San Carlo e il giorno del Tamburello festival, questo paese è sempre più desolatamente vuoto, privo di iniziativa e di vitalità sociale ?”. Due battute che riassumono bene l’animo di quanti si sono espressi negativamente rispetto all’opera realizzata. Con riferimento alle altre due opere, occorre nuovamente sottolineare che trattasi, allo stato, di semplici idee, la cui attuazione andrà verificata nei prossimi mesi. Di certo, lo spostamento della statua realizzata in onore ai Caduti, è percepita dalla quasi totalità della cittadinanza come un’iniziativa inutilmente dispendiosa che, fra l’altro, modifica l’assetto urbanistico consolidato senza una ragionevole motivazione. Sulla paventata ipotesi di costruzione di una pedana fissa nell’attuale piazza Otto marzo, le diffidenze di una parte della cittadinanza vanno ricercate nel fatto che, la pedana, potrebbe compromettere l’euritmia dei luoghi; già gravemente danneggiata, a parere di molti, dall’ampliamento dell’attuale municipio. Particolarmente, avvertita, invece, risulta la necessità di dotare la piazza Otto marzo di un’adeguata copertura. Un’idea, che allo stato, non rientra, invece, nei programmi dell’attuale locale amministrazione. In ogni caso, l’opinione di una parte significativa della popolazione è emersa dal sondaggio proposto nel sito web www.aramoni.it qualche mese addietro, circa le attuali condizioni della politica. Alla domanda: “Come giudichi lo stato di salute della politica zambronese ?” gli interessati hanno così risposto: buono, voti 8, preoccupante 46, pessimo 121. Il sondaggio successivo, ha poi individuato le cause del suddetto malessere. Alla domanda: “Cosa manca alla classe politica locale?” i cittadini hanno risposto: personale competente voti 46; idee e progettualità 76; coraggio e senso di appartenenza 34. Una risposta articolata che denota, comunque, specie nei giovani (che con maggiore frequenza navigano in internet e, quindi, presumibilmente esprimono il loro punto di vista) un disagio palpabile nei confronti della politica locale. Uno dei soci più attivi del circolo Aramoni, denuncia: “Una volta, le scelte importanti della collettività, venivano discusse in pubblica assemblea; oggi, le scelte politiche vengono decise da poche persone, senza nessuna possibilità di confronto”. Lo stesso, fa propria, poi, la parte conclusiva del succitato articolo: “Opere e operette” e sottolinea come la concordia, il dialogo e una solida programmazione siano gli inderogabili presupposti per lo sviluppo e la crescita civile.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora l’11 novembre 2006
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia