IN ATTESA DELLA VIGILIA
Gli studenti ripropongono le dolci melodie natalizie
ZAMBRONE Panettoni, pandori, torroncini e… recite natalizie. Sono le delizie del Natale. Le poesie e i canti dedicati alla nascita del Bambino Gesù rappresentano un vero e proprio dono, capace di suscitare anche negli adulti emozioni e di strappare qualche sorriso. Un risultato più che positivo, in tempi di frenetica attività psicofisica, in cui il pianto e il riso sono relegati nelle sfere anguste dell’accidentale. Gli studenti, cui va riconosciuto tale merito, impegnati lo scorso diciotto dicembre in attività di canto e recitazione poetica sono stati quelli della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado di Zambrone. L’evento è stato organizzato dall’intero corpo docente coadiuvato dai collaboratori scolastici. Particolarmente impegnati gli insegnanti di musica: Antonio Baccaglini (corno), Mercurio Currao (clarinetto), Assunta Gigantino (violoncello), Domenico Gioia (flauto). L’insegnante Carmela Valente ha curato la scelta dei testi musicali e coordinato i lavori preparatori. La manifestazione si è svolta nella palestra comunale, per l’occasione gremita dalla presenza dei familiari delle giovanissime leve zambronesi. I brani proposti dal gruppo vocale strumentale, composto dagli studenti più piccoli sono stati: Bianco Natale, Astro del ciel, Tu scendi dalle stelle, Nesciu u Bambineu è a notti i Natali. Tra le melodie del gruppo strumentale di flauto dolce: Pupazzo di neve e O tannenbaum. Fra le composizioni proposte dagli alunni della scuola primaria di secondo grado, gruppo strumento musicale: Ninna nanna, White Christmas, Adeste fidelis, Jingle bells. Presenti all’iniziativa anche la coordinatrice della scuola primaria di Zambrone, Anna Collia, il sindaco Pasquale Landro e la guida spirituale degli zambronesi, padre Trifone Labbellarte, il quale ha sottolineato come «l’impegno e gli ottimi risultati degli allievi zambronesi testimoniano positività che vanno incentivate e valorizzate». Accurata la scelta delle poesie recitate con un equilibrato mix di trasporto e consapevolezza. Alcuni versi di Madre Teresa di Calcutta e di Giovanni Paolo II hanno calamitato l’attenzione dei presenti. In particolare la celebre riflessione della religiosa albanese: «Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sorriso».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 21 dicembre 2009, p. 19