FACIMU ROTA *
Chi racconta del tipo umano calabrese, individualista, solitario, piuttosto ascetico, solitamente sprezzante di lussi, poco aduso al superficiale e indotto a servirsi dell’essenziale, raramente o quasi per nulla inserito in un coro musicale o artistico o semplicemente operativo, non è lontano dal vero. Il calabrese è realmente fatto così. Le eccezioni a questo tradizionale modus vivendi devono trovare sempre un motivo particolare e una ragione importante. Ecco perché si esclama ad un certo punto Facimu rota! ossia Facciamo ruota! Costruiamo un circolo di persone!, un invito a socializzare, a partecipare pubblicamente a qualcosa che coinvolge un gruppo, una comunità. Ma anche un modo indiretto per riconoscere che il fare ruota è qualcosa di insolito e che proprio per questo assume le caratteristiche dell’insolito, per cui sono lecite l’esibizione, la sregolatezza, la gioia, il ballo, persino l’ebbrezza! In pubblico. Davanti a tutti. Perché tanto simu calabresi, quindi, al di là di ogni sospetto di imbroglio e di ipocrisia. Come, del resto, evidenziato dalla chiarezza spontanea delle nostre tarantelle, suonate esclusivamente con gli strumenti della tradizione: lira calabrese, tamburello, organetto, pipita, zampogna, flauto a corteccia. Tarantelle e Calabria proprio per questo costituiscono un binomio inscindibile che si è conservato nel corso dei secoli e viene oggi rilanciato in mille modi e in mille manifestazioni L’associazione “Il Tocco”, anche con questa edizione, intende dare un contributo alla riscoperta dell’originalità musicale della nostra terra unendo cultura e spettacolo, divertimento e riflessione.
Corrado L’Andolina
Presentazione per la manifestazione del 10 agosto 2009 che si terrà a Motta Filocastro