L’ALLEANZA BERSANI: «COSI’ IL PD NON PUO’ PIU’ ANDARE AVANTI»
Da Bruni a De Nisi appello all’unità
E’ stata a Briatico, ieri pomeriggio, la location della prima iniziativa provinciale a sostegno della candidatura di Pierluigi Bersani alla guida del Partito democratico. Massiccia la risposta che il popolo dei Democratici vibonesi ha dato all’appello lanciato dai rappresentanti locali della mozione proposta dall’ex ministro per lo Sviluppo economico che ha conquistato la maggioranza della base del Pd vibonese. Non è necessario attendere il risultato del congresso per giungere a questa conclusione. E’ sufficiente constatare, al riguardo, che alla manifestazione svoltasi presso il centro Anap di Briatico erano presenti tutti i maggiorenti del Pd provinciale.
Nel suo saluto iniziale, il sindaco di Briatico, Andrea Niglia che guida monocolore Pd ha sottolineato come «le comunità locali dovranno misurarsi sul nuovo federalismo. Proprio per questo è necessario che il Pd riscopra l’orgoglio di una nuova tradizione riformista».
E’ stata poi la volta di Lidio Vallone, ideatore ed organizzatore dell’iniziativa. L’ex assessore provinciale soddisfatto per il riscontro positivo di pubblico ha coordinato i lavori assembleari. Nel suo articolato intervento ha posto alcuni interrogativi politici che poi hanno animato il dibattito: «Che cos’é -si è chiesto Vallone- questo partito? Che ruolo hanno gli iscritti? Che senso hanno le primarie? Che cos’è il partito liquido? Che ruolo hanno gli elettori? Su questi punti nodali, la mozione Bersani offre risposte convincenti ed è per questo che l’ho sottoscritta senza alcuna remora».
E’ toccato poi a Franco De Luca, in rappresentanza della componente “censoriana”, il quale ha evidenziato gli aspetti positivi dell’evoluzione politica interna al Pd: «Per la prima volta -ha dichiarato De Luca- assistiamo, specie all’interno della mozione Bersani, a una mescolanza di persone che provengono da esperienze e culture politiche differenti. L’adesione alla mozione di Pierluigi Bersani -ha poi aggiunto- si fonda sul fatto che l’ex ministro ha già dimostrato di sapere operare in chiave di governo e di riforme ed è proprio di questo che oggi l’Italia ha bisogno».
Articolata la disamina di Antonio Borello che ha posto l’accento sulle divisioni interne al Pd provinciali: «Sembrerebbe -ha affermato il deputato regionale- che molti esponenti del partito siano in preda a una bulimia mediatica, una sorta di atteggiamento autolesionista che non produce nessun utile risultato. Occorre spostare l’attenzione sul momento propositivo. E ciò vale anche per il dibattito regionale. Non si può considerare il congresso una specie di referendum a favore o contro Agazio Loiero. Per superare i problemi -ha poi concluso- serve un dibattito politico franco e democratico».
Dal canto suo Francesco De Nisi è stato molto chiaro: «Il vero problema è che in Calabria il Pd non è mai nato, non si è mai strutturato. Occorre partire da questo dato per superare le difficoltà. La mia adesione alla mozione Bersani si fonda, principalmente, ma non solo, su un dato semplice: ci sono tanti amministratori e politici, all’interno di tale area, che si spendono quotidianamente per il territorio».
Per Michele Soriano: «L’esperienza e lo spessore politico di Bersani è l’unico antidoto ad un “berlusconismo” ormai dilagante».
E’ stata poi la volta di Gaetano Bruni. Sin dalle prime battute, l’ex presidente della Provincia non ha risparmiato di lanciare le sue stoccate, quanto mai chiare e dirette: «Se Franco De Luca pensa -ha dichiarato Bruni- che la mozione Bersani possa essere rappresentata solo da uomini di provenienza ex Ds, commette un grave errore di valutazione. La base che sostiene tale mozione è ampia ed eterogenea». L’ex numero uno della Provincia ha poi spiegato le ragioni politiche per le quali ha deciso di sostenere la doppia candidatura di Guccione e Bersani e quelle per cui non sosterrà la mozione Franceschini. «Il mio sostegno a tale mozione -ha sottolineato- è, prima di tutto, un gesto di coerenza e di fiducia verso Agazio Loiero. Nel momento in cui il presidente della Regione ha deciso di sostenere tali candidature, ho aderito senza pensarci un attimo». Altrettanto chiara la sua posizione sulla situazione provinciale: «Nella provincia di Vibo Valentia -ha concluso Gaetano Bruni- grazie al lavoro del recente passato, l’area del centrosinistra ha sempre ottenuto percentuali superiori al 60% in tutte le competizioni. Se, però, questo stato di conflittualità dovesse permanere, gli elettori potrebbero abbandonarci». Il candidato alla segreteria regionale, Carlo Guccione, ha delineato le ragioni di una scelta importante che lo proiettano, ancora una volta, nell’agone politico provinciale con un ruolo di primo piano. Sulle prossime elezioni regionali ha dichiarato: «Il governatore Agazio Loiero ha già annunciato che parteciperà alle primarie, sottoponendosi, in questo modo a un giudizio politico importante. Sostenerlo, significa impegnarsi per l’affermazione politica del centrosinistra calabrese. Al riguardo devo sottolineare la coerenza dell’area Bersani, in Calabria. Mi fa piacere constatare -ha aggiunto Guccione- che anche Fassino nei confronti della giunta Loiero ha mutato atteggiamento esprimendosi in termini positivi». Dal canto suo, infine, Cesare Marini ha sottolineato come «esiste una legge regionale che disciplina le modalità delle candidature. Il governatore ha già dichiarato che vorrà sottoporsi al giudizio popolare che sarà, com’è normale in democrazia, il vero arbitro della contesa politica». Sulla possibilità che il Pd presenti più liste su scala regionale ha poi chiosato: «E’ prematuro parlare di candidature, ma la legge regionale spinge verso la presentazione di una pluralità di liste».
In sintesi, dalla riunione di ieri si possono ricavare alcune conclusioni. La prima: su scala provinciale esiste una questione aperta all’interno del Pd, che è dilaniato da troppe fazioni e interessi politici contrastanti. All’unanimità si concorda con la necessità di uscirne. Proposte concrete, però, allo stato non ce ne sono, è probabile, che esse vengano formulate in sede congressuale. La seconda: tutto il gruppo presente a Briatico (sia regionale che provinciale) ha invocato una stagione di cambiamento politico promosso sotto l’egida dello stesso Agazio Loiero che incassa, da esso, un sostegno pieno e incondizionato.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 15 settembre 2009, p. 32
Titoletti:
Borrello
«Molti esponenti di questo partito sono affetti da bulimia mediatica. Bisogna invece puntare ulle proposte. Questo congresso non sarà un referendum su Agazio Loiero»
De Nisi e Soriano
Il presidente: «Il Pd in Calabria non è mai nato davvero».
Il primario: «Solo il modello Bersani costituisce il vero antidoto al dilagare del berlusconismo in tutto il Paese»
Bruni
«Grazie al lavoro fatto nel passato il centrosinistra a Vibo è arrivato al 60%. Se i conflitti permanessero gli elettori potrebbero però decidere di abbandonarci»