ZUNGRI, L’IDEA DI SVILUPPO LEGATA ALL’IDENTITA’ LOCALE
La giunta comunale licenza il progetto preliminare del Psr
ZUNGRI «Prendere due piccioni con una fava». E’ la filosofia che ispira il recente progetto della giunta municipale del Comune di Zungri, finalizzato alla: «Realizzazione della porta delle Grotte rupestri e del parco naturale attrezzato nel Comune di Zungri». Con deliberazione numero 145, di qualche giorno fa, l’esecutivo zungrese ha approvato il progetto preliminare funzionale all’eventuale inserimento nel Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007/2013, asse III. L’intervento è stimato in circa 150mila euro. Di cosa si tratta? L’idea è molto semplice. Gli amministratori della comunità sita alla pendici del Poro, intenderebbero offrire ai potenziali turisti due servizi di primaria utilità. In primis, un percorso naturalistico da ubicarsi in località “Ropola”. Nella zona prescelta, è posizionato un laghetto, alberi di castagno, querce, abeti. La realizzazione di idonee infrastrutture (area di sosta e di picnic) dovrebbe consentire ai visitatori di apprezzare, al meglio, le ricchezze paesaggistiche zungresi. Il progetto prevede, in secondo luogo, anche la posa in opera, nei pressi delle Grotte degli Sbariati (insediamenti rupestri risalenti al XII secolo e realizzati dai monaci Basiliani) di un attrezzato centro di informazioni. Al riguardo, occorre aggiungere che in prossimità dell’insediamento in argomento è stato realizzato, anni addietro, un museo della civiltà rupestre e contadina che registra, nel periodo estivo, numerosi visitatori. Nel progetto, modalità, tecniche costruttive e materiali impiegati risultano fortemente ancorati alla più avanzata ingegneria naturalistica e al consequenziale mantenimento dell’euritmia dei luoghi. Il progetto è stato eseguito dall’ufficio Gestione lavori pubblici e patrimonio dell’ente, tramite il geometra Pietro Pascuzzi che nell’apposita relazione tecnica ha specificato: «Il criterio fondamentale di cui si è tenuto conto durante tutte le fasi della progettazione è che gli interventi pensati oltre a condurre il visitatore all’interno delle grotte e del laghetto, devono integrarsi con l’ambiente ospite senza dare l’impressione di essere avulsi dallo stesso». Insomma, un iter che prevede la valorizzazione e la stretta interconnessione fra le risorse naturalistiche e quelle archeologiche indigene. Dal canto suo, Francesco Galati, sindaco del Comune di Zungri ha aggiunto: «La politica di valorizzazione delle risorse ambientali e archeologiche zungresi sarà uno dei punti cardini dell’attuale compagine amministrativa. Se il progetto andrà in porto, esso verrà integrato con altri di natura strettamente culturale. L’obiettivo è puntare anche ad un accrescimento del flusso e della presenza turistica sul territorio di Zungri».
Corrado L’Andolina