Tradizioni
ZAMBRONE RINNOVA IL SUO ATTO DI DEVOZIONE
La benedizione del grano accompagna le celebrazioni in onore di San Nicola
ZAMBRONE Ci fu un tempo… E’ l’incipit delle storie segnate da un alone di mistero. Nella vita di San Nicola di Myra, l’episodio delle navi frumentarie (“Praxis de navibus frumentariis”) è tanto misterioso quanto affascinante. Ma cosa accadde all’inizio del terzo secolo nel luogo d’origine del santo orientale? Durante una terribile carestia che colpì l’intera regione della Licia, approdò a Myra una nave proveniente da Alessandria. Nicola salì su di essa e convinse i marinai a scaricare parte del grano, assumendosi tutte le responsabilità innanzi agli esattori della capitale. Una volta giunta a Costantinopoli, al momento della misurazione si constatò che dalla nave veniva sbarcata la medesima quantità di grano imbarcata ad Alessandria. Il miracolo non era però ancora terminato. Il santo di Myra, infatti, aveva distribuito il grano presso la sua popolazione, che lo consumò per ben due anni. Anzi, poiché i contadini ne avevano conservato una parte, seminarono le loro terre che negli anni a venire risultarono particolarmente fertili. Per rievocare tale episodio, la parrocchia di San Giovanni ha organizzato, lo scorso sei dicembre, una singolare kermesse. Dopo la rituale processione, sono stati distribuiti, in favore della cittadinanza, dei chicchi di grano bolliti dalle massaie del posto. La manifestazione si è svolta nella piazzetta antistante la chiesa intestata a Santa Marina. L’idea è stata partorita dalla guida spirituale sangiovannese, don Pasquale Sposaro che ha spiegato, durante la solenne messa, il senso dell’iniziativa: «San Nicola è il santo patrono dei bambini e dei ragazzi. Rievocare uno dei suoi miracoli è un buon viatico per stimolare le nuove generazioni a riscoprire il valore profondo del santo Natale. Con tale gesto, inoltre -ha aggiunto don Sposaro- s’intende rinsaldare il collegamento con una civiltà ormai in via d’estinzione, quella contadina, portatrice per tanti secoli di una partecipata fede cattolica e di valori profondamente cristiani». Il culto di San Nicola, d’altronde, è molto antico per i fedeli sangiovannesi e risale, addirittura, a due secoli addietro. Nel comune di Zambrone, inoltre, la venerazione per San Nicola è particolarmente diffusa, tant’è che il santo di Myra è anche il patrono di Daffinacello.
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora l’8 dicembre 2009, p. 34