Zambrone. L’iniziativa promossa dall’associazione “Aramoni”
GRANDE SUCCESSO PER L’EDIZIONE 2009 DEL “TAMBURELLO FESTIVAL”
di EDUARDO MELIGRANA
ZAMBRONE - Il sole aveva appena iniziato la sua discesa in bocca allo Stromboli, dopo le brevi soste tra i gli ulivi e i vigneti, e già le vie di Zambrone erano percorse da ben quattro coppie di giganti a recitare l’eterno corteggiamento tra un regale lui e una incoronata e apparentemente restia lei. Danza antica, al ritmo di tamburi, grancasse e piatti, a rievocare segmenti di storia del Sud, persa, dispersa e ritrovata, ma spirito moderno e battagliero. Si può sintetizzare in questo concetto il senso della VI edizione del “Tamburello Festival” di Zambrone, svoltasi ieri nella splendida cornice del Parco 8 marzo. La manifestazione, che ormai rappresenta, per i temi musicali, la risposta della costa tirrenica alla consorella ionica di Caulonia, ha visto la partecipazione di un pubblico vasto ed entusiasta, soprattutto di giovani. Il “Tamburello” è una vera e propria rassegna culturale, che si avvale prevalentemente della musica etnica, ma propone spunti di riflessione assai interessanti sul presente e sul passato della Calabria, i suoi miti e i suoi limiti, i suoi sogni e le sue debolezze. L’attore Lindo Nudo ha letto alcuni brani stupendi di Saverio Strati sullo scontro tra sogno e realtà nell’anima dei Calabresi. I “Tammurria”, brillante gruppo musicale del Salento ha aperto il confronto-scontro (in termini musicali ovviamente) con la musica della tradizione calabrese, rappresentata qui dai Nagrù. E’ stato un inseguirsi di ritmi e canti, di lavoro, d’amore, di protesta, di devozione, di pietà, di rimpianto, magistralmente eseguiti, quasi tutti sul ritmo della pizzica e della tarantella con richieste di bis e danze sullo stesso ritmo. Il clou è stato il ballo della “Cameiuzza”, un simulacro di cammello sul quale posano diverse varietà di botti , petardi e piccoli fuochi d’artificio che esplodono durante il ballo, ovviamente al ritmo di tarantella, eseguito da un esperto, coraggioso volontario. Il presidente dell’associazione “Aramoni”, Corrado L’Andolina, ideatore e organizzatore dell’evento ha espresso soddisfazione e gioia per il successo della manifestazione: «basata su una formula semplice e funzionante: sapiente abbinamento di cultura e divertimento, per richiamare e ricostruire la qualità del nostro essere nel passato e nel presente. Un appello, però, lo voglio rivolgere alla rai regionale affinché non continui ad ignorare la nostra manifestazione che registra la presenza di migliaia di persone».
Pubblicato su Il Quotidiano il 21 Agosto 2009, p. 24