ZACCANOPOLI La regione Friuli Venezia Giulia, in virtù del suo statuto speciale ha competenza anche in materia elettorale, sia pure entro i limiti della Costituzione italiana. Proprio per questa ragione con legge del 13 febbraio 2004 numero 21 ha sancito il principio per cui alla validità delle elezioni amministrazione friulane è sufficiente che si rechino alle urne il 50% più uno degli aventi diritto; dal conteggio, però, vengono esclusi gli elettori iscritti all’Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero). Un dettaglio di fondamentale importanza. Con sentenza numero 173 del 2005, la Corte costituzionale ha giudicato legittima la legge in argomento. Il legislatore, nonostante il buon esempio friulano confermato dalla Suprema corte, non è mai intervenuto ad aggiornare sul punto le disposizioni vigenti e il dogma della partecipazione impostosi in seno alla Costituente nell’immediato dopoguerra, continua a caratterizzare l’attuale quadro normativo. Siccome Zaccanopoli non è un Comune del Friuli Venezia Giulia e nonostante si sia recata alle urne la maggior parte della popolazione, il quorum chiesto per la validità della competizione, proprio per l’elevato numero degli elettori iscritti all’Aire, non è stato superato. Per la precisione, gli iscritti alle liste elettorali sono 1128 di cui 463 quelli inclusi nell’Aire; dei 665 elettori effettivamente residenti in loco si sono recati alle urne in 465. Un’ottima percentuale, corrispondente, ad oltre il 70% degli zaccanopolesi che però non è stata sufficiente a superare lo scoglio del quorum legale, fissato in 565 votanti. Il candidato a sindaco Pasquale Caparra ha dichiarato: «Il nostro progetto politico va avanti. Nelle prossime settimane verranno poste in essere un insieme di iniziative già indicate nel programma elettorale della lista “Alterativa democratica” ». Di analogo parere Giovannina Locane, candidata alla carica di consigliere comunale nella stessa lista, che ha aggiunto: «Una parte minoritaria dell’elettorato ha segnato le sorti di questa campagna. Urge canalizzare le energie politiche verso obiettivi positivi e propositivi; in pratica, un radicale cambio di rotta».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora il 12 giugno 2009, p. 37