Zungri, incendiato un camioncino della ditta Mamone
ZUNGRI (VV)
Nell’ “Ultimo diario” Corrado Alvaro ha scritto: «La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere rettamente sia inutile». E’ una “disperazione” tipica di chi accantona ogni prospettiva di crescita e di sviluppo economico, civile e culturale. La piccola comunità zungrese, sembra tutt’altro che “disperata” e reagisce compatta con coraggio, determinazione e spirito solidaristico al vile gesto intimidatorio subito l’altro ieri sera da Francesco Mamone. Per la verità tale gesto, connotato di una particolare gravità, segue ad altri episodi di violenza che sono stati perpetrati ai danni di alcuni cittadini zungresi nelle scorse settimane. Occorre sottolineare, poi, che sebbene non sia stata ancora ufficializzata, la neo eletta amministrazione zungrese ha già scelto il suo esecutivo di cui fa parte anche il giovane imprenditore Francesco Mamone. Quest’ultimo, classe 1976, è titolare di una ditta addetta all’impiantistica e manutenzione di sistemi di riscaldamento denominata “Master group service”. Alle recenti elezioni comunali, per la prima volta, si è candidato con la lista capeggiata da Francesco Galati “Zungri futura. Intesa democratica” ottenendo con 74 voti di preferenza, un risultato prestigioso, tanto da indurre il sindaco a nominarlo componente del suo esecutivo. Lo scorso venerdì erano in corso i festeggiamenti per la vittoria elettorale, allorquando intorno alle ore ventidue si è registrato l’incendio del camioncino della ditta di cui il neo assessore è titolare. Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti delle forze dell’ordine e i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare a lungo per domare le fiamme. L’automezzo, modello “Iveco Daili” era infatti parcheggiato nei pressi della campagna del giovane imprenditore, dove poche settimane fa erano state depositate numerose balle di fieno che hanno preso fuoco in pochi minuti. L’unica nota positiva è stata quella del salvataggio dei cavalli di sua proprietà, anch’essi custoditi in un apposito spazio circostante la campagna. La notizia dell’attentato si è diffusa in un baleno e gli astanti hanno immediatamente sospeso ogni festeggiamento per manifestare alla parte offesa la loro incondizionata solidarietà. Francesco Mamone, al riguardo, ha dichiarato: «Non ho alcuna idea sul perché di un tale gesto. Considerate le modalità e le tracce rinvenute sul posto, posso solo affermare che si tratta di un incendio doloso». Il neo nominato assessore ha poi aggiunto: «Sono enormemente dispiaciuto sia per il contraccolpo psicologico subito dai miei cari, sia per la cittadinanza zungrese che era accorsa in massa per festeggiare la vittoria dello scorso sette giugno. Il deplorevole episodio, benché mi rattristi, non mi demoralizza; continuerò a vivere la mia vita con la stessa intensità e normalità antecedente all’intimidazione». Per il sindaco, Francesco Galati: «L’ignominiosa azione criminale colpisce non soltanto l’assessore Francesco Mamone, ma l’intera comunità zungrese. La sua coincidenza con un momento politico festoso ma anche ricco di significati e messaggi, induce a riflessioni profondamente amare. Auspico, pertanto, che il vile autore del gesto venga al più presto individuato e consegnato alla giustizia». Dal canto suo, infine, il consigliere di maggioranza Gioacchino Raffa ha sottolineato: «Il censurabile episodio dello scorso venerdì, sarà per tutta la classe dirigente un ulteriore stimolo ad imboccare la via della legalità e della concordia».
Corrado L’Andolina
Pubblicato su Calabria Ora, “Dal Pollino allo Stretto”, p. 7