Una brillante rappresentazione ha offerto agli astanti molteplici spunti di riflessione
Zungri
Dal Vangelo secondo Giovanni: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri”. Il Natale è la festa del Salvatore nel quale buona parte dell’umanità da oltre duemila anni ripone la sua speranza di redenzione. La vera forza del cristianesimo risiede nella sua capacità di parlare con linguaggio articolato e semplice allo stesso tempo, al cuore degli uomini. L’insegnamento di Giovanni è, sotto questo profilo, illuminante ed emblematico. I migliori interpreti dello spirito cristiano sono, di conseguenza, proprio i bambini. La recita di giovedì scorso messa in scena dagli allievi della scuola primaria di Zungri ne è la conferma. Gesti, parole, canti hanno incarnato, alla perfezione, l’atmosfera natalizia. Originale la trama della rappresentazione. La sceneggiatura, infatti, prende le mosse da un extraterrestre che per puro caso piomba nella scuola di Zungri proprio nel periodo natalizio. Gli allievi, per nulla intimoriti, intrecciano immediatamente un solido rapporto di amicizia e illustrano all’alieno cosa significhi veramente il Natale. La festività è spiegata da vari punti di vista. Il Natale per i bambini che vivono in un’area martoriata dalla guerra risulterà ben differente rispetto a quello degli zungresi. Gli immigrati offriranno un ulteriore punto di vista. La rappresentazione, in modo sobrio ed equilibrato, ha affrontato complesse problematiche connesse all’attualità: accoglienza, solidarietà, fraternità, pace. La trattazione candida e innocente degli infanti, ha poi offerto agli astanti molteplici stimoli di riflessione. Presente alla manifestazione il corpo docente, il personale non docente e la dirigente scolastica Rosa Rizzo. Il giorno prima della recita, gli allievi dei tre ordini della scuola dell’Istituto comprensivo di Zungri, si erano esibiti nel tradizionale concerto di Natale presso la Chiesa di San Nicola messa a disposizione da don Felice La Rosa, sacerdote della locale parrocchia. Le musiche sono state eseguite dai giovani allievi della scuola secondaria di primo grado, istruiti dai docenti di strumento musicale, coordinati dal professore Francesco Arena. L’aspetto organizzativo, invece, è stato curato dall’insegnante Vittoria Massara.
Corrado L’Andolina