MADRE CHE SORREGGE FIGLIO
Zambrone e le sue frazioni come tanti altri paesi, ha contribuito con il sangue dei cittadini e con tanto innocente dolore, alla realizzazione di un sogno: quello di un'Italia libera e democratica. Gente semplice e umile, persone di ogni ceto sociale, giovani con un futuro da vivere, si sono immolati per le future generazioni. Il paese di Zambrone non ha dimenticato e per non dimenticare, per testimoniare, per commemorare e onorare i suoi eroi, nel 1988 l’amministrazione comunale pro tempore, retta dal sindaco Salvatore L’Andolina, ha voluto erigere monumento in memoria, in piazza San Carlo. Una toccante figura di donna, una madre, sorregge un giovane soldato accasciato.
È il dramma della guerra, il dolore di un popolo che si incarna nel dolore di madre e simboleggia quello dell’umanità. E' un richiamo alla Pietà, alla Vergine Santissima straziata dal dolore col Cristo in grembo.
La Madonna era una donna del popolo, una donna semplice ed umile, come la donna del monumento. I suoi abiti ci riportano alla dimensione contadina del popolo di Zambrone e la madre stessa assurge a simbolo del paese che piange i suoi figli. Il giovane soldato è come Cristo della Pietà, immolato per l'umanità, vittima innocente sacrificata all'arroganza e alla violenza degli uomini.
L’opera è nata dalle mani dello scultore calabrese Michele Zappino. Ai piedi del monumento, una lastra di marmo riporta i nomi dei caduti delle due guerre, un triste e lungo elenco preceduto dai versi di una bellissima e significativa poesia (“Altro sogno”) del poeta spagnolo Federico Garcia Lorca:
Quanti figli ha la morte ?
Stanno tutti nel mio petto !
Una rondinella viene da tanto lontano.
Da precisare che sempre nel 1988 vennero realizzate altre tre statue. La prima a San Giovanni dedicata alla civiltà contadina è denominata Seminatore; la seconda a Daffinà, dedicata all'Emigrante; la terza a Daffinacello (inaugurata nel 2013, ma realizzata nel 1988) denominata Vendemmia.
Anche tali statue sono state eseguite (1988) dal maestro Michele Zappino di Zungri.