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Il nove agosto a Zambrone partirà il “Tamburello festival”
Omaggio alla musica del Sud di Eduardo Meligrana
Promossa dal Centro studi umanistici e scientifici “Aramoni”, di cui è presidente Corrado L'Andolina, il 9 agosto, con inizio alle ore 20.00, si svolgerà nelle piazze e nelle strade di Zambrone la terza edizione di "Tamburello Festival", che quest'anno avrà come tema "LiberTarantella: Omaggio alla musica del Sud". La manifestazione si aprirà con la “Sagra Aramonese” ovvero con la degustazione di pietanze e dolci della tradizione zambronese, sullo sfondo del mercato di prodotti enogastronomici locali, della mostra di opere artigianali, delle botteghe di strumenti musicali della tradizione calabrese e garganica, accompagnata dal ballo tambureggiato dei “Giganti”, per proseguire con lo spettacolo teatrale “Pulcinella in Calabria” e “Le Marionette”, con l'esibizione del duo calabrese “Pipita e Zampogna” e con il concerto dei "Cantori di Carpino", maestri della tarantella del Gargano, per concludersi con la danza pirotecnica della “camejuzza”. La serata, così come si intravede dai vari momenti che ne scandiscono il programma, si sviluppa secondo un impegnativo filo conduttore, che, attraverso le rappresentazioni teatrali, le forme musicali, i ritmi, i suoni e i sapori, intende contribuire a recuperare la memoria collettiva della gente, a far conoscere meglio la storia culturale e sociale del sud per offrirla al popolo delle vacanze, alla gente del sud come a quella del nord. E' in tale prospettiva di omaggio al Sud e alla sua musica che la sagra ripropone le tradizionali ricette e fa rivivere gli antichi sapori, mette in mostra i suoi prodotti, le sue opere, i suoi strumenti musicali di tradizione. Il ballo dei “Giganti” richiama la storia d'amore tra bella Marta, fervente cristiana, e il moro Grifone, convertitosi per amore al cristianesimo: due fantocci di cartapesta, uno vestito da uomo e uno da donna, al suono ritmato e insistente di tamburo e grancassa, ballano una vera e propria tarantella calabrese secondo una danza rituale che comprende una serie di giravolte, di cerchi che si stringono, sempre di più, fino ad avvicinare i due in un abbraccio e in un bacio infinito. Il momento teatrale è affidato alle marionette di Domenico Formica, artista di San Calogero, ultimo rappresentante del mestiere di "puparo", che va scomparendo. L'originalità delle tonalità e delle modulazioni vocali, regolate da un fischietto denominato "zombara", la fantasia del "puparo" e la gestualità delle marionette appartengono alla storia delle rappresentazioni di teatro espresse nelle strade e nelle piazze di tanti comuni calabresi. Altra espressione della tradizione musicale calabrese è costituita dal duo pipita-zampogna, che, formatosi in occasione delle festività natalizie per l'esecuzione della pastorale, ha esteso il suo repertorio fino a comprendere le classiche tarantelle. Il duo è composto da musicisti di valore, quali Pasquale Lorenzo e Vincenzo Grenci. Pasquale Lorenzo, pur possedendo una cultura musicale classica, cura lo studio dei suoni calabresi, anche quelli prodotti dalle pipite, che egli stesso costruisce, ricavandole dal legno tipico dell'area aramonese. Vincenzo Grenci, artigiano versatile e creativo, con la zampogna a paru, suo strumento prediletto, da grande maestro della tarantella di Serra San Bruno, suona in maniera originale e con grande intensità di esecuzione. L'esibizione del duo calabrese premia l'attenzione degli organizzatori del “Tamburello Festival” rivolta alla scoperta di talenti musicali provenienti dal territorio calabrese.
Pubblicato su Il quotidiano il 24 luglio 2006 (p. VII Estate Cronache)
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
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