>
Aramoni.it
>
Tamburello festival
>
Anno 2006
>
LiberTarantella. Omaggio alla musica del Sud
Home Page
pagina vista 1095 volte
Tamburello festival 2006
LiberTarantella. Omaggio alla musica del Sud
Omaggio al Sud: torni ad occupare il posto che gli compete nella storia, nella memoria collettiva del Paese, nella Poesia e nell’Arte! Non è una richiesta né un auspicio né un invito né una speranza. E' un impegno: un impegno che si rinnova ormai da diversi anni per una ricerca, un'azione consapevole, un insieme di iniziative progettate nel Sud, dalla sua gente, dai suoi amici in qualunque posto del mondo si trovino e da quanti riescono, senza pregiudizi, senza fariseismi e senza pietismi, a leggerne l’anima e a comprenderne la particolare sensibilità, l'afflato generoso, la religiosità. Tutti ingredienti che costituiscono il senso e l’essenza della poesia. Perché qui tutto, prima o poi, richiama la poesia della vita e della morte, della natura e dell’amore. Non è una poesia scritta con le rime o i versi meditati dei poeti e dagli artisti di professione, ma qualcosa che si apre a e sgorga senza preavviso come lo schiocco di una sorgente che ha roso la roccia o un lampo che trasforma la notte in giorno…o una nenia udita da lontano, nella notte, tenera e chiara come un raggio di luna.
La notate nei suoni calabresi e rasserenanti della zampogna e della pipita di Pasquale e Vincenzo, che scuotono le albe grigie della novena natalizia e rinnovano il senso popolare ma sempre alto e misterioso della buona novella. Tutti ascoltano le stesse note, allo stesso modo e sentono che l'attesa del Salvatore, che si ripete da duemila anni, in qualche modo, scompagina gli assetti sociali della disuguaglianza e della diversità, conferisce quella particolare disposizione d'animo verso la conciliazione, la comprensione, la fiducia e ci fa scoprire un sosia dentro di noi che, però, ci somiglia poco. L’avvertite nelle storie raccontate dal teatro delle marionette di Micu Formica, delizia dei bimbi (e non solo). Fantasie, eroismi, teneri eventi d'amore, simpatiche burle si avvicendano nella magistrale espressione del puparo, che li condisce con l'ironica gestualità e la chiara trama del racconto, tanto da rendere superflua anche la conoscenza del nostro dialetto: un modo originale e sereno per ritrovare e riappropriarsi di vecchie memorie, vissute, udite, raccontate.
La vivete nelle musiche e nei canti del Gargano, portati qui a Zambrone dai Cantori di Carpino. E mentre li ascoltate vi chiederete se state partecipando a una sagra estiva o a una rappresentazione ambientata nel mito greco, magicamente trasportata, attraverso il tempo, nei nostri giorni. Oppure penserete che, per incanto, un piccolo lembo del sud medievale, normanno e bizantino sia sopravvissuto alle intemperie della storia e riviva ai nostri giorni. La gustate nel ballo della camejuzza, tra voglia di esorcizzare il male e desiderio di allontanarlo deridendolo, in un fantasmagorico abbinamento di fuoco purificatore, suoni/frastuoni - perché il male deve essere spaventato a morte per non tornare più - e ballo propiziatore. Tutto questo, e sullo sfondo una indimenticabile galleria di arti e di sapori locali e un laboratorio di strumenti musicali della tradizione meridionale, in una sola sera! Proprio così: in una sola sera! Offerto dalla nostra associazione culturale al popolo delle vacanze, alla gente del sud e del nord come piccolo tentativo di suscitare qualche riflessione sul nostro passato e sul nostro presente, per contribuire a sfatare falsità e pregiudizi sulla storia sociale e culturale del sud, di cui tutti discutono spesso senza conoscerla. Conoscere, tuttavia, in qualche modo, significa vivere e rivivere, attualizzare il passato filtrandolo attraverso l’obiettività dell’intelligenza e la saggezza dell'esperienza. E se la riflessione che riusciremo a suscitare, oltre che all'intelligenza, riuscirà a parlare anche al cuore, allora avremo raggiunto il duplice obiettivo di interessare divertendo e divertire interessando. Per tutte queste ragioni e per altre che scoprirete raggiungendoci sulle nostre piazze il 9 agosto 2006, vi invitiamo ad intervenire. Non ve ne pentirete e porterete con voi qualcosa che ricorderete.
Salvatore L'Andolina
Presidente onorario del Centro studi umanistici e scientifici Aramoni
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia