Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone

pagina vista 1287 volte

Tamburello festival 2005

Phaleg

Se la Magna Grecia è una parte fondante della storia e della cultura calabrese, forse la principale insieme a quella bizantina, Phaleg è l’elemento ancestrale, primordiale, semi-barbarico delle sue origini; in un’antica lingua mediterranea stava ad indicare più cose contemporaneamente: la terra, il carattere dei suoi abitanti, cioè l’essere erranti, e infine una condizione sociale ed esistenziale, la dispersione. Come per tutti gli elementi ancestrali, che non scompaiono mai completamente restano conservati in qualche luogo della memoria, i Phaleg si sono sentiti tali, in continuità con quei primi popoli sbarcati sulle coste calabresi quattromilacinquecento anni fa. Artisticamente, questo ha voluto significare una ricerca, uno sperimentare oltre la sintesi, oltre la contaminazione. Una nuova composizione di musica calabrese riconoscibile come tale anche adoperando sintetizzatori e batterie “moderne” anche se suonata con la lira o la chitarra battente.
E i Phaleg sono oggi un pezzo importante della musica calabrese, si avviano ai 10 anni di attività durante i quali hanno esplorato diverse strade possibili per la musica etnica: dalla riproposta del repertorio tradizionale, appreso nelle lunghe frequentazioni con i maestri della tradizione, alla ricerca innovativa e la composizione di nuova musica con sonorità, appunto, “moderne”. Dall'incontro con l’orchestra e gli strumenti della musica classica, al teatro, all'energia pura, alla fusione con lo gnawa maghrebino. Di questo percorso ancora aperto, restano le incisioni, i filmati, ma soprattutto le emozioni di memorabili concerti in varie piazze della Calabria e d'Italia, con centinaia di persone a ballare sui ritmi della tarantella.