Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone

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I miei maestri sono i profumi, i suoni e i colori della mia terra

L'arte poliedrica di Antonio Giannini

Antonio Giannini é nato e vive a San Giovanni di Zambrone. E' un artista poliedrico e versatile, un artigiano che ha avuto prestigiosi riconoscimenti e unanimi consensi in relazione alle sue indiscusse capacità artistiche. La sua arte scultorea é spontanea, fresca, profonda come il Mediterraneo di cui si sente figlio naturale. Le sue opere, in particolare, sono ricavate dal nodoso legno d'ulivo e cioè da un albero che é il simbolo stesso della campagna del sud e dell’operosità della sua gente. Le sue opere più importanti sono: “La famiglia” che rappresenta il simbolo più tangibile dell’amore e il “Trio alla deriva” metafora di un'umanità sempre più senza radici e quindi senza identità. Recentemente l'artista ha accusato gravi problemi di salute che gli hanno impedito di lavorare e di condurre, conseguentemente, un’esistenza normale.
Da quanto tempo si dedica alla lavorazione del legno e della pietra?
Da oltre quarant'anni.
A quali maestri s'ispira la sua arte? A soli sedici anni sono emigrato a Milano. Lì ho conosciuto il pittore Vittorio Viviani, di cui sono stato allievo. Ho partecipato alla costituzione del gruppo Arte Bressese; gruppo, nel quale ho conosciuto artisti di ogni dove che hanno influito, arricchendola, sulla mia vena artistica.
E poi?
I veri grandi maestri della mia arte sono la mia terra, on i suoi colori, i suoi profumi, i suoi suoni e la gente di Calabria, con le sue sofferenze, i suoi drammi, la sua solitudine.
Come mai é ritornato in Calabria dopo l'esperienza milanese?
Innanzitutto perché ero fisicamente insofferente verso l'aspro clima lombardo. Ma poi c'è un'altra ragione, più profonda, non potevo fare a meno della mia terra, del mio paese, della mia famiglia, dei miei amici.
Si é pentito di essere ritornato in Calabria?
No. Ho speso buona parte della mia vita nell'arte, ma anche nell'impegno politico e sociale. Ho sempre lottato per una Calabria migliore.
Come vede il futuro?
Continuo a credere nell'ottimismo della volontà, nei valori della giustizia e della solidarietà.
Corrado L'Andolina

*Articolo pubblicato su Calabria Ora il 27 maggio 2006.