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Cenni storici sui Giganti
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I Giganti Mata e Grifone
Cenni storici sui Giganti
Ma da dove provengono e cosa rappresentano questi alti fantocci? Queste figure disumane arrivano da lontano. Rappresentano i due antichi regnanti Mata e Grifone e durante il loro lungo cammino nel tempo si sono caricate di mito e di simboli. Mata è una regina indigena, Grifone un re turco. Grifone, il gigante maschio, è solitamente raffigurato con la carnagione nera o scura, caratterizzato da un cappellaccio nero o da un elmo argentato o da una corona piumata, grandi baffi neri a manubrio. Mata, la gigantessa, è corredata da collane variopinte, grossi orecchini, guance rosse, frutta e fiori di plastica, fischietti, medaglie dorate e piume colorate, il trionfo del kitsch, il cattivo gusto estetico e dell' oggetto goliardico, valori formali negativi che si ribaltano continuamente divenendo sapienti contenitori della bellezza popolare. In relazione ai giganti alcuni racconti popolari calabresi narrano la storia di una regina rapita da un re venuto da molto lontano, dal mare, dalla Turchia. Ritroviamo questi alti giganti radicati nella cultura popolare della Spagna e vengono in mente ambientazioni che vedono la Calabria durante la dominazione spagnola, poi ancora al periodo delle incursioni turche e ai saraceni. Il contatto con la dominazione catalana fece pervenire in Sicilia e in Calabria questa tradizione tutt’ora fortissima in Catalogna. A testimonianza di un’antica matrice culturale presente nell'area del Mediterraneo ancora oggi ritroviamo manifestazioni popolari con l'uso dei giganti processionali in Spagna, in Sicilia, a Malta ma anche in Belgio e in Grecia. Un assordante suono di tamburo precede l'avanzare di giganti; rullante e grancassa vibrano freneticamente in un inconfondibile e caratteristico ritmo, per annunciare che stanno arrivando e le scariche di adrenalina si traducono in brividi che corrono veloci dietro la schiena. In molti paesi della Calabria sono stati costruiti esemplari dei giganti che sono vere e proprie opere dell’arte popolare. Sono molto noti e belli quelli di Taurianova, Polistena, Cittanova, Seminara, Locri e Bellantoni di Luereana di Borrello(in provincia di Reggio Calabria); di Mesiano, Ionadi, Papaglionti di Zungri, San Leo di Briatico, Briatico, San Costantino di Briatico, Vena Superiore, Potenzoni, Ioppolo, Arzona, Dasà(in provincia di Vibo Valentia); Falerna(in provincia di Catanzaro); Carolei, Marzi e Cellara(in provincia di Cosenza). La tradizione dei giganti è stata recuperata recentemente in alcuni centri della provincia di Vibo Valentia, coppie di giganti più o meno fedeli ai canoni tradizionali, sono stati ricostruiti da gruppi di ricerca e giovani appassionati. A Briatico, per iniziativa di un gruppo di ragazzi, sono stati costruiti i giganteji, due giganti di dimensioni notevolmente ridotte. In altri casi alla coppia classica di gigante e gigantessa è stato aggiunto il figlio dei giganti. Nuove costruzioni e rielaborazioni sono state realizzate a San Costantino, Pannaconi e Vibo Marina, dove nel 1989, su iniziativa di un gruppo di appassionati di folklore è nato un centro studi per la ricerca sulla danza e sulla musica popolare denominato proprio “Mata e Grifone”. I giganti più antichi sono conservati in collezioni pubbliche e private, in particolare ricordiamo quelli del Museo Calabrese di Etnografia e Folklore Raffaele Corso di Palmi (Rc) e quelli della raccolta Raffaele Lombardi Satriani a San Costantino di Briatico (Vv).
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
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