Il Consiglio della Provincia di Vibo Valentia, guidata dal presidente Corrado Antonio L’Andolina, ha approvato in maniera definitiva il bilancio di previsione 2023-2025.
La convalida decisiva da parte dell’assise provinciale è stata sancita dal voto favorevole del presidente L’Andolina, nonché da quello dei consiglieri Roberto Scalfari (capogruppo in Consiglio di Forza Italia), Daniele Galeano (Forza Italia), Giuseppe Leone (Forza Italia) e Carmine Mangiardi (Coraggio Italia). Ad astenersi dalla votazione Alessandro Lacquaniti, (eletto con Coraggio Italia ma dissociatosi, recentemente, dalla maggioranza); mentre a votare contro è stato il consigliere di minoranza, Marco Miceli, (eletto in Consiglio nella coalizione di centrosinistra “La Provincia del Futuro”).
Dopo gli adempimenti giuridico-amministrativi, effettuati dal segretario generale, Domenico Arena, al fine di dare l’avvio ufficiale alla seduta, ad intervenire per primo è stato il consigliere Lacquaniti.
«Il fatto che l’assemblea dei sindaci abbia con un’ampia maggioranza (oltre l’80%) espresso il proprio parere positivo all’approvazione del bilancio dell’ente è un elemento politico significativo del quale tutti i componenti di questo Consiglio non possono non tenerne, responsabilmente, conto. Pertanto - ha asserito Alessandro Lacquaniti - il mio voto contrario si trasforma in astensione, con l’auspicio però che il presidente adotti, al più presto, gli opportuni correttivi ad un’azione amministrativa alla quale va, necessariamente, dato maggiore impulso, soprattutto in un settore nevralgico come la viabilità stradale». All’intervento di Alessandro Lacquaniti ha fatto, poi, seguito quello del consigliere Marco Miceli. «Credo sia giusto prendere in debita considerazione il pronunciamento della conferenza dei sindaci e le diamo atto, presidente L’Andolina, di aver incassato un ampio consenso. È opportuno ricordare, però, che quello dei sindaci non è un parere vincolante; che in quest’aula lo schema di bilancio è arrivato al terzo tentativo ed è passato grazie all’alto senso di responsabilità del centrosinistra che ha deciso di uscire appositamente dall’aula consiliare. Al di là di qualche tentativo di esponenti del centrodestra ad intestarsi meriti che non hanno, è evidente - ha sottolineato Miceli - che il merito ce l’ha questo consesso. Permane, pertanto, la crisi politica e istituzionale del centrodestra. Permangono i rilievi, soprattutto politici, che abbiamo esposto nel corso dell’ultimo consiglio. Recepiamo positivamente il nuovo atteggiamento collaborativo e aperto al dialogo del presidente e auspichiamo l’attuazione di un apposito piano di rientro ma - ha infine evidenziato il consigliere Miceli - permangono ancora i rilievi tecnico-finanziari relativi alle passività dell’ente, per cui per coerenza voterò contrariamente».
A trarre le conclusioni della seduta consiliare è stato, infine, il presidente Corrado L’Andolina. «Esprimo soddisfazione per il documento contabile licenziato dall’assise, nella consapevolezza che tale passaggio - ha dichiarato L’Andolina - sarà un elemento positivo e propulsivo per l’azione amministrativa dell’ente. Ringrazio, pertanto, i consiglieri che hanno reso possibile tale risultato».
P.P.