Provincia di Vibo, il nuovo presidente L’Andolina: «Bilancio e personale assolute priorità»
Nel corso del Consiglio provinciale si sono tenuti la convalida dell’elezione e il giuramento. Quindi il primo discorso: «Territorio problematico, il lavoro andrà realizzato sulla programmazione e sulla massima razionalizzazione delle risorse esistenti».
Redazione - 15 Febbraio 2023 10:48 – www.ilvibonese.it
Si è riunito questa mattina il Consiglio provinciale, il primo a vedere la partecipazione del neo presidente Corrado L’Andolina. Ad inizio assemblea, la convalida dell’elezione e il giuramento del nuovo presidente della Provincia di Vibo Valentia. Davanti ai consiglieri e al segretario generale Domenico Arena, L’Andolina ha poi pronunciato il suo discorso d’insediamento. In apertura l’accenno al suo primo giuramento, quello prestato l’11 giugno 2016 quale sindaco di Zambrone, e poi la citazione al romanzo “La Madre” dello scrittore russo Massimo Gorkij. «In queste prime settimane – ha proseguito L’Andolina – ho avviato il ciclo degli incontri istituzionali, ho iniziato a leggere le relazioni dei titolari delle posizioni organizzative, mi sono confrontato con il segretario, ho fatto un breve saluto ai dipendenti, ho adempiuto agli atti urgenti e indifferibili, ho fatto una visita ad una palestra di una scuola in disuso da anni che insiste su Serra San Bruno, ho partecipato a un convegno sul bullismo e ho iniziato ad acquisire un metodo di lavoro, cercando di contemperare queste esigenze con quelle di primo cittadino del Comune di Zambrone».
«In collaborazione con gli uffici sono state redatte le linee guida che ho allegato allo schema di delibera e di cui chiedo l’acquisizione integrale. Vibo Valentia è una provincia molto problematica. Il riferimento è all’Ente, ma anche alla sua comunità ripartita su cinquanta Comuni. Per quanto riguarda l’Ente Provincia il lavoro principale andrà realizzato sulla programmazione e sulla massima razionalizzazione delle risorse professionali esistenti. Confermo quanto già dichiarato nell’immediatezza dell’elezione: bilancio e personale le assolute priorità. Sul primo le scelte del futuro prossimo saranno comunque tribolate. Sul personale, si proverà a superare le difficoltà oggettive con una spinta verso la modernizzazione dei servizi. L’impegno in direzione di un’efficienza in chiave energetica sarà il punto qualificante del nuovo corso amministrativo. La legge, il raccordo con le istituzioni (Prefettura, Tribunale, Forze dell’Ordine, Regione, Comuni, Enti Pubblici specie con l’Upi) saranno i costanti riferimenti dell’attività amministrativa. Dialogo costante anche con il mondo del volontariato, dell’associazionismo, degli ordini professionali e, soprattutto, delle scuole. E anche l’avvio di una politica della cultura sarà fra le priorità del mio mandato».
Il neopresidente ha quindi inteso fare alcuni ringraziamenti: «In primis agli elettori, sebbene di secondo livello, che si sono pronunciati con chiarezza ed estrema fiducia nei miei confronti. E poi a tutte le forze di centrodestra ed a chi, pur da posizioni ideali differenti non mi ha fatto mancare sostegno morale. Ai miei amici e ai miei consiglieri comunali. Senza questi ultimi, a parte il presupposto formale, non sarei mai riuscito a conquistare un così prestigioso incarico. Per ultimo alla mia famiglia che amo più della mia stessa vita. In molti mi chiedono: “Ma chi te lo faceva fare?”. In effetti, il contesto in cui andrò a svolgere il mio ruolo non è tra i più semplici. Mi è venuta in soccorso una frase di mio padre, Salvatore L’Andolina, da cui ho ereditato la passione per la politica, pronunciata nel corso di un’iniziativa pubblica: “C’è sempre una tavola in mezzo al mare sulla quale mettere in salvo i sogni… un lembo di terra cui approdare per ricominciare”».