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Riti e tradizioni
Il rito del maiale
L’allevamento del bestiame ha avuto per lungo tempo grande influenza nell’economia del Comune di Zambrone. Alla fine del 1700 si contavano, sul territorio di Zambrone, circa 4000 pecore e ciò, soprattutto, per la natura poco favorevole al pascolo. I bovini erano di numero nettamente inferiore e venivano spesso allevati soprattutto buoi per aratri.
Alla fine del 1800 sul territorio di Zambrone si contavano circa 400 bovini e 1000 ovini. Oggi, nonostante le nuove tecniche applicate al mondo dell’agricoltura abbiano molto migliorato le potenzialità del territorio (fino a rendere le zone dei Chiani e dei Runci ubicate nei pressi di San Giovanni, particolarmente adatte al pascolo) l’allevamento del bestiame è, in Zambrone, pressoché scomparso. L’allevamento dei suini, intorno al quale si è sviluppata, nel tempo, una vera e propria cultura (quasi sacrale) invece, regge con vigore all'urto della modernità! Quasi tutte le famiglie di Zambrone, osservando un’antica consuetudine, allevano per un anno il maiale per poi consumarlo nel periodo natalizio. Il giorno in cui il maiale viene immolato è una grande festa. Tutto viene preparato con cura, secondo un antico rituale: caddara, pignati, mortaru; il tutto, naturalmente, si svolge innanzi a un esperto di macellazione (spesso un componente della famiglia o un amico della stessa). Secondo un antico adagio: “Del maiale non si butta niente” e, ancora oggi, è proprio così. Una volta effettuata la macellazione, esso viene trasformato in: sazizzi, ziringuli, carnisalata, soppressata, frittuli e, naturalmente, l'immancabile ‘nduia. L’uccisione del maiale e la sua macellazione sono una vera e propria celebrazione rituale domestica e familiare. L’operazione viene indicata con una specifica espressione: fari u porcu. Questa espressione denota una forte influenza culturale greco-latina: che è il facere latino e l’èrdein dei greci, usati nel senso di sacrificare.
Il rito del fari 'u porcu termina con un banchetto per lo più serale, imbandito delle carni dell’animale ucciso. Il sacrificio del porco era assai consueto presso i romani, che lo organizzavano in onore dei Lari, numi tutelari della famiglia.
Associazione culturale Aramoni - Storia e tradizioni del popolo di Zambrone
frazione San Giovanni, Viale Antonio Gramsci numero 3 - 89867 Zambrone (VV) - Italia