4 NOVEMBRE, UNA DATA UNIFICANTE
Con deliberazione di Consiglio Comunale numero 13 del 27 Maggio 2021 il Comune di Zambrone, al pari di tantissimi comuni d’Italia, ha conferito la cittadinanza onoraria al Milite ignoto. L’iniziativa, inizialmente ideata dal Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia è stata poi sollecitata dall’Anci e la passata amministrazione comunale ha aderito con piena convinzione e senso di compartecipazione alla lodevole proposta.
La celebrazione del Milite ignoto nella ricorrenza del suo centenario non vuole essere un semplice rituale. Tutt’altro. La sua vicenda è un monito severo che occorre tenere ben presente. Perché non si costruisce una comunità con la superficialità o con l’invettiva, con la vanità o con il sentimentalismo. Tutt’altro. Essa trova fondamento in una dimensione valoriale che prima o poi incrocia il dolore e che risulta impossibile eludere.
Nei giorni scorsi, in occasione di questo centenario, è stato riproposto quel viaggio che portò il Milite ignoto ad essere tumulato al Vittoriano. Non ci sono state le folle oceaniche di cento anni fa. Ma l’interesse, anche dei giovani, è stato significativo. Un dato che vale la pena non trascurare. Quel treno rappresentò, in modo particolare, due aspetti della vita nazionale. Il primo è collegato all’identità nazionale; tutta l’Italia si strinse intorno al Milite ignoto sentendosi nazione libera e unita come mai era accaduto. Il secondo è collegato alla speranza. La fine del primo conflitto mondiale impose una ricostruzione radicale del Paese. E oggi? Le conseguenze della “guerra” pandemica richiedono analogo atteggiamento: lavoro, fiducia, idee, determinazione; ma, soprattutto, valori unificanti.
Nel centenario del Milite ignoto ricorrono anche i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. In un libro dedicato a tale evento, Aldo Cazzullo ha scritto: “Dante è il poeta che inventò l'Italia. Non ci ha dato soltanto una lingua; ci ha dato soprattutto un'idea di noi stessi e del nostro Paese”. Nel suo lungo viaggio lirico, il Sommo Poeta racconta l’Italia, fra traversie, difficoltà, incidenti di percorso. Ma nonostante ciò essa ha ripreso a “riveder le stelle”.
È significativa la coincidenza dei due eventi, specie in una prospettiva di Unità d’Italia che si celebra, anch’essa, il 4 Novembre.
La memoria collettiva non è soltanto una sommatoria di memorie individuali. È molto di più. È una scelta fra i fatti storici da ricordare che incrociano destini singoli e comunitari. La memoria storica è un bene prezioso perché rappresenta il collante delle nostre esperienze. E solo se sappiamo veramente chi siamo possiamo decidere chi essere e dove andare.
Zambrone, 4 Novembre 2021
Corrado L’Andolina