Coronavirus
LETTERA AGLI STUDENTI DI ZAMBRONE
Cari studenti,
il lungo periodo di sosta forzata delle attività didattiche, impone qualche riflessione. Mi sono chiesto come vivete questi giorni, come trascorrete il vostro tempo, come vi relazionate con lo studio. Spero che non consideriate questa fase come un periodo di “vacanza”. Tutt’altro, essa dev’essere un’opportunità. Per cosa? Per coltivare le relazioni sociali, il confronto e il dialogo che i nuovi mezzi informatici permettono di tenere anche a distanza. Per riscoprire il piacere della lentezza. Per parlare ai propri familiari con maggiore frequenza e intensità. Per guardare un bel film oppure ascoltare musica, per dipingere, scrivere un diario, una lettera a un compagno o familiare che avete trascurato.
Ma soprattutto, per continuare a studiare, con l’ausilio della tecnologia, dei compagni e dei vostri insegnanti che anche a distanza continuano ad essere a vostra disposizione. Studiare ben oltre i compiti assegnati mediante le piattaforme e gli strumenti digitali. Studiare per non trasformare questo periodo in un vuoto di conoscenza che alla lunga potrà rivelarsi dannoso per la vostra formazione. Vivrete in una società competitiva che richiederà professionalità sempre più alte. E quindi, studiate, studiate, studiate.
Potete “sfruttare” questa forzosa “vacanza” per dedicare più tempo alla lettura. Leggete ciò che vi piace: fantasy, romanzo d’amore, saggi storici o filosofici; autori calabresi, americani, russi, ebrei, francesi, inglesi, ungheresi. L’importante è leggere, perché la lettura vi aiuterà ad essere cittadini più maturi e consapevoli dei vostri diritti e doveri; ma anche uomini e donne con adeguata coscienza critica e capacità di leggere i grandi processi della storia e dell’attualità. La lettura, vi farà apprezzare il valore inderogabile della libertà, così indissolubilmente legato alla vita e della democrazia, così preziosa e fragile che avrà bisogno, per il futuro, di nuovi ed efficaci anticorpi.
Con voi abbiamo condiviso innumerevoli iniziative culturali, per la precisione, ottantacinque. Non appena sarà superata questa fase, riprenderemo la politica culturale con maggiore vigore e passione. E anche la biblioteca civica recupererà questa pausa. Insomma, avremo certamente la possibilità di stare insieme, per accrescere il senso dell’identità, curare la socialità con idee nobili e condividere la crescita civile, culturale e morale.
“Nessun vascello c’è che, come un libro, possa portarci in contrade lontane”. Emily Dickinson.
Zambrone, 15 marzo 2020
Il sindaco
Avv. Corrado Antonio L’Andolina