Comunicato stampa
IL CONCERTO DI CAPODANNO
Per il quarto anno consecutivo, l’amministrazione comunale ha organizzato il concerto di Capodanno. Un evento di straordinaria importanza per la cittadinanza che si ritrova intorno al valore universale della musica. A tale proposito va detto che il concerto ha avuto, quali suoi protagonisti, i ragazzi del Complesso bandistico di Zambrone e non solo. A dare maggiore intensità all’evento, anche qualche studente del Conservatorio di Vibo Valentia e alcuni maestri provenienti dai paesi limitrofi, specie dalla cittadina di Tropea. Il concerto si è svolto nella serata del 2 gennaio presso il Centro servizi sociali del capoluogo.
Variegato il programma musicale, ricco tuttavia di un’energia capace di coinvolgere tutti gli astanti. I brani eseguiti sono stati: Abba Gold, New York, New York, 3. Cha cha cha for Band, What a Wonderful World, Mixage dedicato a Modugno, My Way, Happy Christmas (War is over), Hello, Dolly!, Last Christmas, ll Gladiatore, Morricone’s Melody, Sway, Oblivion, Smoke on the water, La Marcia di Radetsky.
A presentare il raggruppamento musicale e i brani, la professoressa Marcella Davola.
Trentacinque gli elementi presenti della formazione musicale che hanno dato vita al concerto, oltre al direttore Vincenzo Laganà. Fra questi gli insegnanti di strumento musicale presso la scuola secondaria di primo grado di Zambrone, Antonio Baccaglini e Mercurio Corrao. Da registrare anche la straordinaria partecipazione del docente di corno Vincenzo Schiavello e della vocalist Mariachiara Carrozzo.
Al termine, “La marcia di Radetzky” ha suscitato l’entusiasmo della sala gremita. Unanimi i giudizi positivi di apprezzamento per la prestazione musicale davvero di straordinaria portata.
In conclusione, il sindaco Corrado L’Andolina ha sottolineato: «La musica ha un valore intrinseco, perché migliora chi la fa e chi l’ascolta. E se essa affina lo spirito degli individui, la società migliora di pari passo. La musica ha un potere aggregante fuori dal comune; e questa sala ne è la testimonianza viva. La musica accompagna e anticipa le trasformazioni sociali. Un tempo, i clarinettisti erano solo uomini. Oggi, ho notato che sono solo donne».
Cala così il sipario sulla quarta edizione della rassegna Nativitas. Iniziata con la rappresentazione teatrale di Sergio Vespertino: “Fiato di madre… e voglio dire”, proseguita con la Slitta di Babbo Natale, arricchita con l’iniziativa di presentazione del libro di Domenico Zappone “Cinquanta lettere a Mario la Cava” e concluso, dunque, con il concerto di benvenuto al nuovo anno.
Una serata da incorniciare e un ottimo inizio del 2020 per la comunità tutta.
Zambrone, li 3 gennaio 2020
L’amministrazione comunale di Zambrone