SAGRA ARAMONESE
Ritorni di sapori
Per i lunghi viaggi verso il Nord e per oltreoceano, gli emigranti portavano con sé la foto dell’amata e dei propri cari. Ma anche qualche pietanza o prodotto della terra: peperoncini, soppressata, conserve varie, pecorino del Poro. Con questi prodotti si cercava di attutire, durante il viaggio, il senso del distacco. Col loro ritorno, gli emigrati chiedevano, prima di tutto, una verace insalata di pomodori e cipolla, oppure un piatto di fileia o uno sfizio come le cururicchie o qualche dolce specifico, come le nacatule o le pitte pie. Non venivano disdegnate le salsicce locali o altre succulente pietanze. La peperonata era richiesta all’unanimità e il vino locale accompagnava il ritorno nei sapori locali. La mamma, la nonna, una zia, un’amica di famiglia erano sempre pronte ad assecondare tali richieste. Bastavano poche parole e l’occasione per soddisfare il palato di chi ritornava nel proprio paese veniva prontamente creata. E questo è anche lo spirito con cui viene allestita la sagra aramonese. Nell’attualità, c’è consapevolezza sull’impossibilità di riprodurre fedelmente sapori e pietanze di un tempo. Ma la volontà di avvicinarsi, nei limiti del possibile, a quel mondo, resta ferma. Un ritorno di sapori che non può prescindere dall’intensità della musica popolare, dai ricordi struggenti e dalla volontà di costruire momenti di positiva, condivisa e gioiosa aggregazione.
Pietanze aramonesi: Fileia con sugo di fagioli di pignata, pecorino del Poro, soppressata, frittata con cipolla, panino con salsiccia, panino vegetariano calabrese, Cururicchie.
Dolci aramonesi: Ciciariata, Pitte pie, crostata con marmellata al peperoncino, crostate con marmellate casarecce, cannoli, torte alle mandorle, torte al cioccolato, torte al limone.