ZAMBRONE E GIANNI DE MICHELIS, UN AFFETTUOSO PENSIERO IN TRE RICORDI
«Il “sacro fuoco della politica” che ho sentito bruciare dento di me fin da ragazzo, non ha conosciuto pause, anche quando le circostanze e gli eventi hanno impedito il prosieguo di un’attività a cui ho sempre rivolto le mie energie» (Gianni De Michelis).
Visionario, lungimirante, colto, concreto, sensibile, coerente. Gianni De Michelis è stato un politico di razza. Poliglotta, appassionato della vita e dotato d’intelligenza politica apprezzata ben oltre i confini nazionali. Ha scritto pagine importantissime nella storia del socialismo riformista ed è stato uno dei migliori ministri nella storia repubblicana (Lavoro, Partecipazioni Statali ed Esteri). Intuitivo e coraggioso ha contribuito ad ammodernare il Psi e con esso l’Italia.
Tre i ricordi collegati al territorio di Zambrone.
Il primo. Nel suo libro: “Dove andiamo a ballare questa sera?” dedica una pagina, con positiva recensione, anche alla discoteca Blue Inn (attiva dai primi degli anni Settanta ai primi degli anni Novanta). La sua passione per le discoteche era ben nota ed integrava una personalità che amava tutto ciò che di bello la vita possa offrire.
Il secondo riguarda la nomina di Salvatore L’Andolina (mio padre), nella sua segreteria, al tempo in cui De Michelis ricoprì la carica di ministro per le Partecipazioni Statali (agosto 1982-agosto 1983). In quel gruppo, l’elaborazione idealistica viaggiava di pari passo con un pragmatismo destinato ad incidere positivamente sui territori. Una lezione attuale. E infatti la crisi della politica e quella degli enti locali va oggi prima di tutto ricercata proprio nella povertà culturale e nell’assenza di un’impalcatura politica degna di questo nome. L’efficientismo ragionieristico e la dittatura della contingenza hanno sottratto spazio alla progettualità di crescita e a una visione organica dello sviluppo.
Mio padre fu sempre orgoglioso della sua esperienza ministeriale, durata quasi un anno ed ebbe per De Michelis oltre che senso di gratitudine (sentimento umano assai rado), anche di profonda stima. L’occasione per dimostrare l’affetto e la condivisione costante del suo percorso politico, venne data, l’ultima volta, dalle elezioni europee del 2004 (terzo ricordo collegato a Zambrone) allorquando fu eletto parlamentare. In quella circostanza, nel Comune di Zambrone, i Socialisti Uniti per l’Europa, di cui Gianni De Michelis era segretario nazionale, risultarono il primo partito (superando di gran lunga Ulivo e Forza Italia) ed egli risultò il candidato più votato.
Con Gianni De Michelis va via un grande socialista, un profilo di statista di primo piano dotato di originale visione strategica e un’intelligenza politica scintillante e magnetica.
Corrado L’Andolina