IL CIELO INCOMINCIA DAL BASSO
Riflessioni su un libro che rivela un’umanità nobile e antica
La Calabria contemplata nella sua immobile dinamicità. Bel libro quello della Serrazzi! C’è la dimensione intimista (che caratterizza tutta la Letteratura Italiana contemporanea) ma è appena sussurrata e mai diventa narcisismo. Piuttosto si tinge di valori semplici che poggiano sull’umiltà e sull’amorevolezza per una dimensione che fa leva sulla saggezza e sulla semplicità. I gesti di tutti i giorni non rilevano alcuna magia, ma vanno oltre la ritualità e raggiungono vette di lirismo molto alte. L’impianto relazionale ha una ricchezza che si nutre di sincerità ed è caratterizzato da una sobrietà che rinvia a una cultura antica che guarda alla contemporaneità con disincantato distacco. Nel lungo racconto non vi sono verità sottaciute in attesa di rivelazione, non c’è traccia di denuncia sociale, non si scava nei meandri complessa della psiche umana, non si maledice e non si dichiara nessun amore eterno. Piuttosto, c’è una dimensione umana che con piccoli e semplici gesti, con poche e illuminanti parole, con sentimenti che si manifestano nella loro ricchezza senza preamboli diventa l’impalcatura di un microcosmo che conosce la sua essenza e non va in direzione di alcuna ricerca impaziente. Il mondo nel quale “Il cielo incomincia dal basso”, edito Rubbettino, quasi involontariamente diventa così paradigmatico di una Calabria che non insegue la ricchezza a tutti i costi, la frenesia del cambiamento o rivendicazioni sociopolitiche. Tutto ciò non è rassegnazione, ma accettazione della storia, dei limiti e della propria cultura. Insomma, un libro controcorrente, nel quale la centralità della famiglia assume un valore che rifiuta stereotipi e cliché ed è veicolato nella sua essenzialità con tenerezza. La scrittura, diretta ma mai banale ed articolata è allineata al fil rouge che collega le vicende descritte nel libro. Ne viene fuori un lavoro letterario che vale la pena leggere perché trasmette molto bene non soltanto un’idea della Calabria di oggi, ma soprattutto un cielo che ha i colori variegati della realtà, della storia e di un’umanità che sfida le barriere del tempo.
Corrado L’Andolina