Zambrone. Ha lottato per il riscatto della sua gente
Il “lascito” del professore
ZAMBRONE - Bandiere rosse ad accompagnare il suo ultimo tragitto terreno. Drappi simbolo di quell’aspirazione alla libertà e alla giustizia sociale che ha sempre guidato i suoi passi. Se le gesta di un uomo si misurano nelle loro conseguenze dall’affetto che viene palesato quando non c’è più, allora possiamo affermare che lo storico “leone socialista” Salvatore L’Andolina ha lasciato una impronta profonda su questa terra. A piangere la sua scomparsa, ieri pomeriggio, migliaia di persone, la moglie, i figli, i fratelli (a cominciare dall’amato Massimo, medico in forza all’ospedale di Tropea), i nipoti, i compagni di tante battaglie politiche. Dirittura morale, solidarietà, coerenza, altruismo, umiltà. Sono queste le eredità che ci lascia Sasà. Ma forse il lascito più bello è il figlio Corrado, attuale sindaco di Zambrone, che racchiude in sé tutte quelle qualità di un papà che non appartiene più solo alla famiglia L’Andolina ma alla storia, quella autentica, di questa regione. Ciao Sasà.
n. c.
Pubblicato su Il Quotidiano il 6 aprile 2018, p. 19