Corrado L’Andolina: «Stiamo cambiando il paese»
IL SINDACO TRACCIA IL BILANCIO DEL PRIMO ANNO DI GOVERNO
di ANNALISA FUSCA
ZAMBRONE- Un anno fa s’insediava la nuova compagine di governo locale. Un arco temporale sufficiente per esporre delle considerazioni sui primi 365 giorni di amministrazione. A tal proposito abbiamo rivolto delle domande al primo cittadino Corrado L’Andolina.
Signor sindaco, com’è stato il primo anno di governo locale?
«Eviterò elencazioni specifiche che sarebbe difficile spiegare in poche righe. Posso dire che non è stato un anno semplice. Tantissimi i problemi e le difficoltà riscontrate. Questa amministrazione si trova alle prese con problematiche enormi, frutto di stratificazioni temporali. L’attuale compagine non ha potuto fruire di bandi regionali, ministeriali, europei perché mai attivati dalle istituzioni sovraordinate. E non ha potuto contrarre mutui. In più si opera con le difficoltà di bilancio più volte denunciate in consiglio comunale; una situazione estremamente difficile. Insomma, un contesto non proprio agevole. Eppure, la gestione quotidiana funziona con puntualità (dato tutt’altro che scontato) e inoltre sono tantissime le iniziative frutto dell’attuale azione di governo locale».
Quali le iniziative di cui va più fiero?
«Varie le iniziative culturali: dalla Giornata europea della cultura ebraica, agli incontri con scrittori (Bianca Tragni, Michele D’Ignazio, Lindo Nudo, Maria Lombardo) alla cittadinanza onoraria alla memoria di re Gioacchino Murat, all’evento “Teatro: Scuola Comune”. E poi: la creazione di ben due nuovi accessi pubblici al mare; risultato eccezionale ed unico nella storia locale. A breve, un nuovo parcheggio alla marina ed entro il 2019 un altro nuovo pubblico parcheggio. I primi interventi su piazza VIII marzo di Zambrone (bagni, giochi per bambini, recupero della vecchia fontana, sistemazione di parte del porfido e della pubblica illuminazione). La raccolta differenziata che è salita dal 9 al 53% in un solo anno. La sistemazione e l’ampliamento delle rete d’illuminazione pubblica. La realizzazione o l’integrale rifacimento di alcuni tratti della rete idrica. La sistemazione di molte strade comunali. L’arredo della sala convegni del Centro servizi sociali. La ristampa di una parte delle fotografie storiche. La pulitura (dopo oltre trent’anni) delle statue. Il rifacimento della lapide in onore dei caduti in guerra. La Kermesse aramonese che si è segnalata per la qualità degli eventi proposti».
Le avversità non hanno frenato la voglia di fare…
«Tutti i consiglieri insieme alla macchina burocratica hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Qualcuno afferma che Zambrone è in declino. Non si è dello stesso avviso. Zambrone è un piccolo paese che soffre di tutti i limiti e le difficoltà delle piccole realtà. A ciò si aggiunga che l’inversione di certi percorsi è per sua stessa natura bisognevole di tempo. Noi amministratori amiamo il nostro Comune coi fatti, dedicando tempo e passione. Assumendoci tutti i rischi, in primis quello dell’errore, derivante da scelte e assunzione di responsabilità».
Progetti in cantiere?
«A San Giovanni si sta per realizzare un parco giochi di ampie dimensioni; questione di poche settimane e sarà pronto. A Daffinà, l’efficientamento energetico della scuola implicherà un investimento di oltre 420 mila euro. Alla marina si punta alla riqualificazione; un progetto che per sua natura sarà graduale. A Daffinacello e Madama sarà data priorità alle esigenze territoriali più immediate. A Zambrone, la priorità sarà il recupero di Piazza VIII Marzo. So che i primi interventi hanno comportato perplessità; per questo, chiedo tempo e pazienza. Mi riferisco, in particolare allo spostamento di una fontana; operazione necessaria ad avviare un progetto di restauro serio della Piazza. Il progetto, infatti, è di ampio respiro culturale e architettonico. L’obiettivo è fare di Piazza VIII marzo un fattore attrattivo per il centro abitato di Zambrone che da molti anni, a parte i pochi giorni estivi, vive una progressiva desertificazione».
Il Quotidiano, 18 giugno 2017, p. 20