COMUNICATO STAMPA
ZAMBRONE, CELEBRATO IL PRIMO MATRIMONIO FRA DUE STRANIERI
In un’epoca in cui s’insegue il mito dell’originalità, in un contesto nel quale si tende ad eludere il senso della responsabilità, in un tempo nel quale si radicano nuove forme di unioni personali (di fatto e di diritto), il matrimonio rappresenta, talvolta, una soluzione controcorrente. Eppure, la scelta del matrimonio tra un uomo e una donna mantiene intatti fascino e valore. A tale proposito, Costanza Miriano ha scritto: «Non c’è nulla di più eccitante dell’ortodossia». Sabato a mezzogiorno, per la prima volta nella storia locale, si è celebrato un matrimonio fra due stranieri. La sposa, Joanna si è presentata in un abito bianco affascinante e molto delicato. L’espressione dolce e felice ha segnato il suo viso e dato luminosità al sorriso. Lo sposo, Robert, sobrio e gioviale non ha potuto nascondere la profonda emozione per il fatidico “Sì”. Entrambi, provenienti dal Galles, si sono relazionati con cortesia e garbo, puntualità e affabilità. Eleganti, discreti e incuriositi, gli ospiti dei due giovani sposi. La cerimonia, dopo un complesso iter burocratico si è svolta nella sala convegni del Centro servizi sociali del capoluogo creata dall’attuale compagine amministrativa mediante idoneo arredo. Per l’occasione e a cura degli sposi, il Centro è stato addobbato con rose bianche che hanno conferito decoro alla struttura. A fare gli onori di casa il primo cittadino, Corrado L’Andolina, coadiuvato dall’impiegata dell’anagrafe Grazia Casuscelli, che prima delle formalità di rito si è speso in un articolato discorso, tradotto dall’interprete ufficiale. Nel suo intervento il sindaco ha spaziato dal significato dell’unione matrimoniale, alla lettera di san Paolo agli Efesini, dal valore della famiglia, alla gioia data dalla prole. Filo conduttore, il verso di un poeta e scrittore Gallese, Dylan Thomas: «Voglio credere nella magia di questo verde e stupefacente universo».
L’amministrazione comunale