Zambrone. Primo premio al Concorso internazionale svoltosi a Città di Pagani (Sa)
PREMIATA L’ORCHESTRA GIOVANILE DELL’ISTITUTO
I complimenti della dirigente scolastica Maria Rosaria Galloro per i risultati raggiunti
di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - La musica non è solo una nobile e antica arte; è soprattutto nutrimento dello spirito e linguaggio che origina dall’animo e si rivolge alla vita. In tal senso la musica è una realtà soave ma è anche speranza in un armonioso divenire. Se poi la musica è interpretata da ragazzi allora la nostalgia si mescola con la sensibilità e la vitalità con la dolcezza dei sentimenti. Il buon esito, in tal caso è sempre assicurato. L’affermazione riportata mercoledì scorso dall’Orchestra giovanile dell’Istituto comprensivo di Briatico va inquadrata in tale prospettiva. Un successo di risultato, ma soprattutto di impegno e caparbietà. Al I^ concorso internazionale che si è svolto presso la Città di Pagani (Sa) l’Orchestra ha conquistato il primo premio. Un risultato che inorgoglisce innanzitutto gli allievi delle scuole secondarie di primo grado incluse nell’Istituto comprensivo di Briatico (allievi di Briatico e Zambrone). Studenti che portano nel loro cuore la leggiadria dell’adolescenza e la ricchezza umana di chi ha innanzi a sé le porte della vita spalancate verso il futuro. Tre i brani eseguiti: Smoke in your eyes; Ciao piano; Valzer brillante (di Giuseppe Verdi) celebre colonna sonora del film “Il gattopardo”. La commissione giudicatrice ha espresso lusinghieri apprezzamenti all’orchestra: “Per l’ottima esecuzione, l’accademicità e la dimostrazione di compattezza e maturità musicale”. L’orchestra è stata diretta dal professore Fabio Ditto, docente di violino e preparata dai docenti: Antonio Baccaglini (corno), Francesco Carratura (flauto), Mercurio Corrao (clarinetto), Assunta Gigantino (violoncello), Francesco Pata (pianoforte), Salvatore Procopio (chitarra), Alessandro Russo (flauto). La dirigente scolastica Maria Rosaria Galloro ha subito contattato gli orchestrali e i docenti al fine di complimentarsi «per l’ottimo risultato conseguito e ciò a dimostrazione della professionalità con cui i docenti lavorano con i ragazzi». I volti lieti e la lucentezza negli occhi degli allievi mettono il sigillo a un’esperienza che gli interessati porteranno a lungo nel bagaglio della loro memoria. E allora ritorna in mente il celebre aforisma di Khalil Gibran “Musica: ci hai insegnato a vedere con l’orecchio e a udire con il cuore”.
Pubblicato su Il Quotidiano il 20 maggio 2016, p. 21