Zambrone, parla il candidato L'Andolina: 'Responsabilità gravosa, ecco i miei progetti'
Friday, 13 May 2016 16:03 (www.21righe.it)
Per la terza volta in soli due anni, Corrado L’Andolina si candida a sindaco della sua comunità, Zambrone. E lo fa con rinnovato entusiasmo. La prima cosa che gli viene in mente è di esprimere il suo intimo sentire: «Sono sinceramente emozionato. Avverto dentro di me una responsabilità gravosa, significativa e profonda».
Il suo periodare sembra un fiume in piena, ma non rinuncia, in alcun passaggio a puntuali richiami umani: «La determinazione è forte, ma ciò non esclude i dubbi connaturati a una sfida altissima qual è la gestione amministrativa di un Comune. I dubbi sono collegati all’irrinunciabilità circa gli obiettivi di fondo del programma: sviluppo e giustizia sociale».
Socialista di estrazione, «per cultura e formazione», avvocato, con una particolare vocazione verso la scrittura, la sua passione politica sembra essere una tradizione di famiglia. L’aspirante sindaco appartiene a una famiglia di pubblici amministratori. Lui stesso chiosa: «Il mio bisnonno è stato sindaco già nel 1909. Mio nonno vicesindaco alla fine degli anni Sessanta e mio padre sindaco negli anni Ottanta». Oggi, potrebbe toccare a lui. Benchè da anni svolga un ruolo da opposizione, questa volta la strada verso la conquista della fascia tricolore, se non proprio in discesa, appare una tranquillizzante strada di pianura. Del resto, anche i suoi vecchi avversari in questo gli hanno dato una mano, dissolvendosi. L’inizio, forse, di un nuovo ciclo per Zambrone.
«Le fasi preparatorie di questa campagna elettorale sono state del tutto particolari. Da una parte il mio schieramento compatto e granitico, dall’altro quello dei miei avversari divisi in vari segmenti. Si è inserito, nei giochi politici locali, anche un gruppo di giovani che però, alla fin fine, non ha avuto i desiderati sbocchi». Tutto chiaro, ma affatto semplice. Corrado L’Andolina aggiunge: «Personalmente ho avuto modo di relazionarmi con quasi tutti gli interlocutori. Ma ciò non si è tradotto in nessuna concreta proposta. Fino a due giorni prima dalla presentazione ho sperato nell’ingresso di un nuovo elemento, magari proprio di qualche giovane. Ciò non ha avuto concretizzazione. Un’amministrazione efficiente, infatti, ha quale suo presupposto un’ampia base di consenso. E per tale ragione, in caso di vittoria, il coinvolgimento delle risorse giovani (e non solo), nelle pubbliche dinamiche, sin da subito, sarà amplissimo».
La lista “Identità e futuro”, pertanto, si è presentata con gli stessi elementi dello scorso anno (unico cambiamento Pasquale Giamborino che ha sostituito la figlia Antonella, impossibilitata alla riconferma per ragioni di lavoro). Al riguardo, Corrado L’Andolina aggiunge: «Il mio gruppo, per me è motivo d’orgoglio. Dopo due sconfitte i candidati hanno continuato a credere in un progetto politico di ampia portata e nella mia persona. Un risultato che riempie il mio cuore di gioia e commozione». E sul programma? «Le cose da fare sono tantissime, innanzitutto riavviare la macchina politico-amministrativa. Un’impresa di non poco conto. Occorre aggiornare i regolamenti e prestare peculiare attenzione su tutti i settori vitali dell’ente. Soprattutto occorrerà gestire al meglio la stagione estiva ormai alle porte. Il problema più grave, invece, è rappresentato dall’erosione costiera; l’auspicio è che ben presto i bandi europei riservino alla problematica appropriati fondi. In termini strategici si punterà sulla promozione turistica e su quella culturale che dovrà rappresentare il fiore all’occhiello della prossima amministrazione».
Di norma, la frase di chiusura di ogni dibattito politico locale, formale o meno è la seguente: «L’importante è che si faccia qualcosa di positivo per il paese». Immediata la risposta di L’Andolina che cita un aforisma orientale: «Se accendi una lanterna per un altro, anche la tua strada ne sarà illuminata».
a.c.