Zambrone. I preparativi in occasione della celebrazione di Santa Marina
AVVIATA LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
Il culto della devozione della patrona risale alla fine del 1400
di Corrado L’Andolina
ZAMBRONE - Nella frazione San Giovanni, la devozione per santa Marina è antichissima. Addirittura, il primo documento ufficiale sul comune tirrenico testimonia l’esistenza di tale culto. L’atto, per la precisione, è contenuto nella “Platea del vescovado di Tropea 1494” che riporta l’inventario di tutti i beni appartenenti alla parrocchia. Il culto, quindi, è antichissimo e d’ispirazione orientale. La Patrona, infatti, era originaria della Bitinia, un luogo oggi devastato dalla guerra e nel quale la comunità cristiana (che proprio da lì ha avviato l’evangelizzazione nel mondo) registra una sistematica e violentissima persecuzione. La festività patronale resiste nella periferia con modalità che tendono alla costante riproposizione di modelli i quali incidono, prima di tutto, nella sfera spirituale e in quella dei ricordi. Ma la festa patronale rievoca immagini, suoni, odori che dimorano nella sfera di ogni devoto. E così, di anno in anno, i solenni festeggiamenti sono riproposti, il 17 luglio, nella loro essenzialità. Ad essi si aggiungono i riti civili che ricoprono, anch’essi, nella comunità, considerevole pregnanza. Ad occuparsene è un comitato che adempie ad ogni funzione e attività connessa alla festività. Anche per l’anno in corso un gruppo di cittadini ha iniziato a muovere i primi passi verso l’allestimento dei solenni festeggiamenti. Le modalità e le forme del costituendo comitato saranno definite a breve. Intanto si registra che l’iniziativa è stata avviata dalle nuove leve di San Giovanni, la cui parrocchia è retta da don Pasquale Sposaro. Un gruppo giovane e motivato che intende avviare un percorso di impegno nel mantenimento della tradizione. Al riguardo, va aggiunto che già lo scorso agosto il gruppo ha organizzato la “Sagra dei profumi e dei sapori”, finalizzata proprio a raccogliere fondi per la festa patronale. La forza vivificante dei riti religiosi e laici, specie quando s’intrecciano, alimenta il sensus traditionis che nel centro abitato di San Giovanni è ispirato da santa Marina Vergine di Bitinia.
Pubblicata su Il Quotidiano