Zaccanopoli. Intimidazione
IL PREFETTO CASABONA VICINO AL SINDACO
di Corrado L’Andolina
ZACCANOPOLI - La Calabria è terra di contraddizioni. Da un lato registra il più alto numero di amministrazioni comunali sciolte per infiltrazioni della criminalità organizzata. Dall’altra, il più elevato numero di amministratori colpiti da intimidazioni e violenze di ogni genere. L’ultimo in ordine temporale è stato Pasquale Caparra, sindaco di Zaccanopoli e apprezzato per il dinamismo e la sua onestà. Nella notte della fine di marzo, ignoti hanno dato fuoco a un casolare di proprietà della sua famiglia. Un episodio che ha colpito il morale del primo cittadino. Ma la reazione non è mancata. Dopo un primo comprensibile momento di dispiacere e disorientamento, Pasquale Caparra ha ripreso la sua attività amministrativa con il medesimo piglio e la stessa energia. Innumerevoli, d’altronde, le manifestazioni di solidarietà. Parole e gesti che spesso si sono tradotti in momenti di affettuosa amicizia e di intensa umanità. Non è mancata la vicinanza delle istituzioni. Prova ne sia la visita, dello scorso martedì, del prefetto Carmelo Casabona. Un modo discreto ma tangibile con cui la più alta carica del Governo a livello provinciale ha voluto testimoniare la vicinanza al sindaco della Prefettura. Nella circostanza, presente anche il vice-capo gabinetto, Sergio Raimondo. Il prefetto si è così intrattenuto col primo cittadino per le vie del centro abitato insieme agli amministratori e impiegati del Comune. Un segnale preciso che ha valore simbolico e concreto allo stesso tempo.
Pubblicato su Il Quotidiano il 16 aprile 2016, p. 28